26/03/2015  al 09/05/2015

Georgina Spengler. Buone notizie

A cura di: Daina Maja Titonel - Testo critico di Roberto Gramiccia

Georgina Spengler. Buone notizie
 
Giovedì 26 marzo 2015, alle ore 17, presso la galleria MAC Maja Arte Contemporanea (via di Monserrato 30, Roma), si inaugura la mostra Buone notizie in cui si presentano quindici dipinti inediti - di vario formato ed eseguiti tra il 2013 e il 2015 - della pittrice Georgina Spengler.
Come afferma il critico Roberto Gramiccia nel testo che accompagna la mostra:
“E’ l’esistenza in vita della pittura la buona notizia che ci dà Georgina Spengler. La sua pittura. Che non è più, come accadeva fino a non molto tempo fa, una delle tante. Oggi i pittori che continuano a fare i pittori sono mosche bianche. A farlo come si dovrebbe - intendo - con determinazione radicale, impegno assoluto, direi quasi ‘cattiveria’, come si direbbe di quei giocatori che vogliono vincere a tutti i costi la partita. In questo caso la partita da vincere è quella di ricondurre la pittura al centro della scena. [...]
Il lavoro della Spengler è una buona notizia, è una novità positiva. E la novità è che lei continua a fare quello che fa da decenni. E lo fa sempre meglio. Dipingendo otto ore ogni giorno come un operaio. Con la stessa sistematicità certosina degli antichi. Alla ricerca della folgorazione ma anche dello scavo metodico che porta il mestiere a diventare arte.
Stavolta Georgina va in profondità fermandosi alla superficie. La superficie dell’epidermide che è divenuta l’oggetto della sua ricerca è, infatti, insieme una realtà pellicolare e l’osservatorio attraverso il quale affacciarsi sul profondo. [...]
La pelle è la linea di confine fra il fuori e il dentro. Fra il corpo e l’anima. Laddove - ce lo ricorda Carmelo Bene in uno splendido monologo - l’anima è sempre l’anima ‘del’ corpo e non l’anima ‘nel’ corpo destinata a fuggire non appena si libera da esso. Corpo e anima sono inseparabili [...] E questa pittrice ce lo spiega senza parole. Attraverso le velature della sua pittura sistematica e cocciuta. L’occhio che dimostra di avere è clinico e poetico insieme. La clinica della conoscenza e la poesia della compassione che si intuisce muovere le dita abili della pittrice. Compassione per le vicende umane, gagliarde e misere, sempre. Non è la lusinga delle facili seduzioni della bellezza a tentare questa artista ma, al contrario, la riproposizione di un criterio. Il criterio che vede al primo posto l’affermazione della pittura in sé, della pittura in quanto tale. Sembrerebbe una presa di posizione ideologica. E invece no. Perché se ti fermi a osservare le sue tele con l’attenzione che meritano, anche se non ci trovi ‘effetti speciali’, senti battere il cuore.”

Luoghi

  • MAC Maja Arte Contemporanea - Via di Monserrato, 30 - Roma
         06.68804621    338.5005483

    Orari apertura: Martedì - Venerdì h.15,00-20,00; Sabato h. 11-13/15-19,30

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