10/10/2014  al 03/11/2014

Franco Sortini. Esterni italiani

A cura di: Valentina Isceri

Franco Sortini. Esterni italiani
“La citypedia estetica voluta dall'autore è un'ode fotografica sotto forma di dedica alla città, o meglio alle città d'Italia, e una benedizione apostolica e tutta decadentistica nel segno tangibile della diversità. La promenada italiana non cade nella trappola dell'ovvio o dell'artefatto né riproduce continuamente ‘nuove declinazioni delle retoriche che giocano su polarità estetiche quali mainstream-underground, sperimentale-tradizionale, internazionale-locale’*. Esterni italiani è un album solenne che vuole proporre un'alternativa di paesaggio urbano semiperiferico rispetto a tutte quelle produzioni prolifere di paesaggi-cartolina colonizzati dall'occhio vorace di passanti ameni. Nel lavoro di Sortini s'odono, dunque, i passi nei luminosi misteri delle città semidesertiche e chiuse, la cui apertura è resa possibile solo grazie alla sovraesposta registrazione della macchina da presa nelle abbaglianti ore primaverili. Nella solitaria pace, senza l'incontro di pellegrini arrivanti e sguardi onnivori di turisti, Sortini lascia il segno dell'Italia grande e antica, di Matera e Taranto, di Capua e Zagabria, di Siena e Trieste, di Potenza, Salerno e Vietri sul Mare con la stessa vocazione baudelairiana pigra e priva di urgenze propria dei passeggiatori notturni di tanta letteratura francese. La radicalità del progetto si situa nella configurazione di nuovi rapporti tra geometrie e luci, un metodo compositivo peculiare dell'ultima fotografia che esilia per sempre il soggetto umano, come in questo caso, o ne fa un sostrato di legittimazione così profondo da divenirne un contrassegno. Questo lessico, ormai divenuto familiare, fa di Sortini il famoso ‘botanico da marciapiede, ovvero il conoscitore analitico di certo tessuto urbano’ con l'atteggiamento umorale del flâneur in cui l'estetizzazione del territorio è un reticolo indipendente e dove la città qui raffigurata sostiene tutta la propria legittimità e vitalità fin quando riesce ad apparire armonica e sincera. Un atto di lealtà rispetto alle finzioni spettacolarizzanti e contemporanee delle arti figurative.” (Valentina Isceri) (* Da I linguaggi della metropoli di Valeria Giordano) 

 

Luoghi

  • Galleria Gallerati - Via Apuania, 55 - 00162 Roma
             06.44258243    347.7900049

    Orario: dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento Mezzi pubblici: bus: 61, 62, 93, 310; metro: linea B, fermata Bologna (da P.zza Bologna: 400 m lungo Via Livorno o Via M.di Lando)

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