27/01/2015  al 28/02/2015

Francesco Siracusa. Rooms

A cura di: Manuela e Patrizia Cucinella

Francesco Siracusa. Rooms
Nel testo che accompagna la mostra, Maria Cristina Calvaresi scrive: Nell'estate del 1912 fu Braque che , per la prima volta, usò frammenti di carta da parati per ultimare una serie di disegni a carboncino. Picasso si innamorò di questo procedimento creativo e realizzò una serie di "Papiers Collès", tra cui il primo collage della storia della pittura, che divenne il manifesto poetico del Collage: la "Natura morta con sedia impagliata". I cubisti in tal modo consacrarono la nuova tecnica artistica del Collage, che da quel momento dilagò, aprendo la crisi della logica tradizionale delle arti figurative. 
E Francesco Siracusa, nelle sue "Rooms", destruttura la logica cognitiva della pittura più consueta, usando, come fossero pennellate, lacerti di carta colorata, sovrapposta su tavole di legno o tela, senza escludere la commistione dei coloro acrilici, perché la straordinaria forza espressiva del collage sta proprio nel fondere materiali di diversa provenienza, per creare un linguaggio dalle sonorità assolutamente inusuali, quasi arcaiche, in cui inizio e fine sono simultanei. 
Così, le opere dell'artista Francesco Siracusa, si mostrano allo spettatore, intrise di colori forti, intensi, mediterranei, in "continuo divenire", seguendo le strade di quella metamorfosi, da cui si genera l'intera opera. L'orizzonte rappresentativo dell'artista esprime l'equazione arte e vita, attraverso figure rappresentate da corpi, che incarnano ed esprimono il dramma esistenziale del quotidiano vivere. 
In questo contesto, con i suoi Collage di carte colorate, Francesco Siracusa investe la pittura di una funzione taumaturgica, che desidera recuperare il senso originario dell'atto creativo stesso. E nella presenza dei corpi, si esalta l'assenza dell'io: i visi non sono mai perfettamente frontali e gli sguardi, che si perdono nel vuoto, non incontreranno mai lo spettatore. 
Francesco Siracusa nelle sue "Rooms" rappresenta corpi indifferenti e scene della nostra più banale quotidianità, affrancandoli dal loro destino di anonima banalità attraverso un'operazione materica estremamente originale, come ,quasi un secolo fa, fecero i pittori cubisti, che resero immortali ed eterni materiali poveri, essenziali, sublimati in alchimie pittoriche fino ad allora sconosciute. 
Corpi che, in una totale indifferenza, si lasciano guardare, certi di essere assolutamente impenetrabili. 

Luoghi

  • Piziarte Associazione Culturale - Via Sardegna, 3 - Tortoreto Lido - Italia
             339 4935925

    0rari dal lunedì al venerdì ore 18 / 21 Ingresso libero

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