19/12/2013 dalle 19:00  al 22/02/2014

Francesca Romei e Mariella Siano. very special project about ceramic

A cura di: Antonello Tolve

Francesca Romei e Mariella Siano.  very special project about ceramic

Seppur diversi esteticamente i lavori esposti hanno in comune la volontà del recupero della tradizionale lavorazione tipica del nostro territorio, mediata da un filtro modernista che in un caso si accentua nella resa delle forme, nell'altro in quella cromatica. 
Entrambe nate a Salerno, Francesca Romei e Mariella Siano hanno in comune l'attaccamento al proprio territorio, nell'intento di “ … rifondare l'immaginario collettivo mediante atmosfere plastiche in cui l'arcaico si fonde con [… l'attualità”. 
Dopo un Master in Ceramic design alla Staffordshire University in Gran Bretagna, Francesca Romei è tornata in Italia, nell'intento di dedicarsi al design auto prodotto, eludendo la produzione seriale, e insistendo sulle forme, al contempo diversificando le decorazioni, in modo da consentire una costante evoluzione degli oggetti. L'attenzione per lo sviluppo delle forme, il recupero di manufatti in disuso, nonché una resa elegante dei materiali sono la caratteristica della sua pratica, che nel caso della mostra si concentra in diversi sviluppi tematici. I tre vasi – Senza titolo I, II, III – conservano la loro specificità oggettiva, seppure partendo da una forma che deriva da altro. Essi infatti si forgiano sulle cupole della costiera amalfitana, che sono capovolte e rimpicciolite. Partendo dal rovesciamento della figura, Romei ribalta la funzione dell'oggetto. La fisionomia dei paesi costieri diventa il motivo di una installazione angolare, Coastal Village, in cui ancora una volta la resa ridimensionata si adegua ad una piccola porzione di spazio, conservando la struttura evocativa, caratteristica dell'oggetto. I Vasi Comunicanti sono, infine, piccole installazioni a parete, che nascono da un'idea dissacratoria, che si sviluppa nella privazione della funzione specifica di un oggetto. In tal senso le tradizionali “acquasantiere” sono trasformate in sculture, ovvero elementi di contemplazione, privi di alcuna utilità se non puramente estetica. 
Mariella Siano ha approfondito lo studio della tradizione ceramica trasferendosi a Londra, dove ha studiato al Central St. Martin. Al suo ritorno a Salerno ha aperto un laboratorio, dedicandosi all'analisi delle forme organiche di origine marina, vegetale, animale. Il suo interesse per le variabili cromatiche e per le iridescenze ad esse connesse, ha fatto sì che approfondisse lo sviluppo degli smalti, dando vita ad uno stile singolare e riconoscibile. Per questa mostra Siano abbandona i suoi consueti temi e si dedica allo sviluppo di un lavoro sulla parola, traducendo in installazioni a parete realizzate in ceramica colorata, delle asserzioni scritte da Giovanni Loria. Siano prende in prestito alcune delle frasi da lui composte attraverso assonanze ed equazioni di parole, che nascono da cortocircuiti derivanti da parole simili, e dal conseguente sviluppo dei concetti ad esse connessi. La parola è trattata al pari dei segni grafici, segmenti che nel loro complesso trasferiscono significati e idee passando sempre per l'aspetto formale: Spezzo legami pezzi di lego da rami, umani impigliati negli ami. Ami?, oppure Ideali = idee con le ali, sono alcune delle locuzioni scelte, che scorrono nello spazio interno ed esterno della galleria, in giochi enigmistici di dubbia soluzione. 
 


Luoghi

  • Galleria Tiziana Di Caro - Via delle Botteghelle, 55 - Salerno
             089 9953141     089 9953142

    orario: mart-sab 15-20

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