12/02/2015  al 31/03/2015

Felix Kiessling. Vavilov

Felix Kiessling. Vavilov
Inaugura giovedì 12 febbraio presso Galleria Mario Iannelli VAVILOV la prima personale italiana dell’artista tedesco Felix Kiessling (Amburgo,1980), indicato dalla critica tedesca come uno degli eredi di Olafur Eliasson, di cui ha seguito il Master presso l'Institut für Raumexperimente ("Istituto per esperimenti spaziali") a Berlino. Il progetto VAVILOV, concepito per e con Galleria Mario Iannelli, consiste in un'azione con cui l'artista mira ad esperire il concetto di "dimensione". Kiessling afferma: “La dimensione, la nostra personale relazione con essa, è qualcosa che costruiamo. Essa non è una condizione predeterminata che dobbiamo vivere senza poter mettere in discussione. La dimensione, la scala e la distanza sono semplicemente qualcosa che sperimentiamo". 
Felix Kiessling usa misurare scientificamente - con la collaborazione di scienziati quali fisici, astrofisici, matematici, sismologi - la ripercussione sull’ambiente delle azioni che compie. Kiessling ha calcolato il rallentamento della velocità del Globo in seguito all’impatto del proprio corpo atterrato dopo un salto ("Der Sprung"), l’abbassamento del livello dell'acqua globale del pianeta dopo la rimozione di una pietra dal fiume Elba (“Elbesteine. Weltwasserspiegelsenkung”) o di una piccola quantità d'acqua ("WWSS Landwehrkanal"), l'effetto contrario di una piccola quantità di arsenico versata nel Mar Cinese meridionale a Guangzhou ("White Arsenic"), ha prelevato il punto più estremo di varie formazioni geografiche per esaminarlo con un microscopio elettronico a scansione ("Endpunkt Lalibela, Ibiza, Skagen, Helgoland"), ha costruito vettori infinitamente lunghi che forano e attraversano il pianeta ("The Vektor Series" presentato fra le altre alla Neue Nationalgalerie e al Museum of Contemporary Art Tokyo). 
Kiessling lavora “con lunghezze che sembrano incomprensibili, con pesi ben oltre quello che gli esseri umani siano in grado di trasportare, con numeri matematici che sono incomprensibilmente piccoli, con distanze fuori da una mesoscopica portata e trattare con forze che non si possono prevedere. I suoi lavori toccano “l’intangibile e qualcosa che non possiamo controllare”. Il focus dell’artista è su “un mondo al di fuori dal nostro sistema cognitivo e della realtà filtrata che produce. Un mondo che non è nelle nostre mani”.(Felix Kiessling) 
L'azione VAVILOV, pianificata a Berlino e realizzata a gennaio, consiste nel raggiungere con un peso applicato ad un filo la superficie del vulcano estinto Vavilov situato nel Mar Tirreno a 739 metri sotto la superficie marina. La mostra VAVILOV, allestita presso Galleria Mario Iannelli, attraverso diversi media: fotografia, disegno, video, installazione, raccoglie la documentazione dell'intero processo creativo e la documentazione dell’azione. 

Luoghi

  • Galleria Mario Iannelli - Via Flaminia, 380 - Roma
             06 89026885
  • Categorie correlate