19/02/2016  al 19/03/2016

Ekrem Yalçındağ. The Language of Diversity

Ekrem Yalçındağ. The Language of Diversity
La Fondazione Morra ha il piacere di ospitare nelle sale della Biblioteca del Museo Nitsch, la prima mostra in Italia dell’artista turco Ekrem Yalçındağ.
Le diciotto opere diverse per forma e colore rappresentano ciò che di più avvicina la tradizione orientale a quell’occidentale, non pura decorazione ma esplosione di colori ottenuta attraverso una minuziosa indagine del particolare.
“…lui reclama il linguaggio della molteplicità. sono sempre le particelle più piccole che compone su superfici pittoriche spesso gigantesche. lui tratta questi elementi come se fossero delle molecole, degli atomi. crea delle strutture simili a strutture molecolari. comunque la sua opera ha molto a che fare con la costruzione di strutture che si intrecciano, che spesso attraversano la superficie enorme delle sue opere. ci fanno pensare in qualche modo a modelli fisici, quasi utopici del processo della creazione del mondo. si suggeriscono processi di fertilizzazione. si sa che ha studiato le forme di fiori e foglie e che queste esperienze si rispecchiano nell’ordine dei suoi quadri. universi di colori formati da gradazioni sottili conferiscono alle superfici, da lui plasmate, un eccesso cromatico. visualizza il divenire della creazione e nonostante ciò, manca la dimensione spaziale della velocità, del tempo e dello spreco di spazio. assolutamente positiva ritengo la vicinanza delle sue opere alla op-art. questi artisti avevano gli stessi suoi problemi con l’espressione artistica non figurativa.
creare dei cerchi concentrici rappresenta un problema archetipico per gli artisti. il bersaglio dell’arciere dei ciechi monaci buddisti zen indica la strada anche a ekrem. più volte abbiamo parlato di spazio, della riproduzione prospettica dello spazio tramite la pittura figurativa, che doveva essere superata a favore della pittura astratta e dello spazio reso non figurativo dai tappeti orientali e dagli ornamenti. penso che i dipinti di ekrem yalcindag contengono questa forza. i suoi dipinti trasmettono qualcosa dell’effetto di opere realizzate da pittori del liberty. la terza dimensione passa in secondo piano a favore di una quarta dimensione, oggettivamente non spiegabile”
Hermann Nitsch, Prinzendorf, gennaio 2016

Luoghi

  • Museo Hermann Nitsch - Vico Lungo Pontecorvo, 29/d - Napoli
             081 5641655     081 5641494

    Orario: Dalle 10 alle 19 ingresso libero

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