20/05/2017  al 01/07/2017

E.Cella E.Leonini M.Mazzone D.Reimondo "Estetica Matematica"

A cura di: Leda Lunghi

E.Cella  E.Leonini  M.Mazzone  D.Reimondo "Estetica Matematica"
Villa Contemporanea è lieta di presentare Estetica Matematica, collettiva degli artisti Elisa Cella, Elisa Leonini, Monica Mazzone e David Reimondo, a cura di Leda Lunghi.
La mostra, come suggerisce il titolo, pone l’attenzione al connubio straordinario tra arte e matematica; la relazione tra queste due discipline, apparentemente così diverse, ha origine dalla ricerca, attraverso lo sguardo, di un equilibrio consequenziale, di un’armonia compositiva. Gli artisti presentati sono accomunati da una pratica artistica che, seppur nella varietà delle differenze stilistiche, utilizza sequenze armoniche.
Scrive Leda Lunghi, curatrice della mostra: “La matematica è un sapere complesso ma, l’animo umano lo è ancora di più ed è ad esso che spetta il compito di interpretarla se la si vuole esaminare in ogni suo aspetto. Addentrandoci in questa mostra, analizzando le differenze e le convergenze degli artisti, capiremo quante possibili visioni ci concede questa scienza che non è più considerata vincolante e razionale, ma si svela qui nella sua forma più eclettica ed armonica. Con gli artisti in mostra – David Reimondo, Monica Mazzone, Elisa Cella ed Elisa Leonini -, essa diviene sonora, colorata ed infinita, qui l’armonia e la curiosità la fanno da padrone e l’intreccio con l’arte non può che essere  soave, leggiadro e musicale.”
David Reimondo inventa un linguaggio empirico basato sul cromatismo e sul suono, un’idea di “de addestramento culturale”, come lo definisce l’artista, in cui il colore è idioma e diviene linguaggio cromofonetico. Egli associa ai colori primari le sillabe LA per il rosso, ID per il giallo, EN per il blu. Combinando le tre sillabe si formano i nomi dei colori secondari e terziari. Egli destruttura e ristruttura un nuovo codice sonoro cercando di immaginare un sistema linguistico vergine e primordiale.
In mostra una grande onda sonora, che emette costantemente un mormorio di suoni apparentemente incomprensibili, evidenzia come alle variazioni dei colori corrispondano fonemi e parole: ne nasce così un linguaggio sinestetico. Da questo alfabeto visivo svincolato da implicazioni e da regole, l’artista rivela l’essenza massima del codice e dell’algoritmo matematico.
Nella poetica di Monica Mazzone, affascinata dalle leggi euclidee e ossessionata dall’idea della perfezione,  il colore diventa espressione di matematica ed emotività. La geometria viene intesa come principio regolatore dell’atto creativo. L’artista elabora una proiezione ortogonale site specific immaginando lo spazio della galleria come luogo numerico e mentale a cui arriverà con equazioni da lei stessa ideate. Partendo dal disegno bidimensionale, Mazzone indaga il principio della tridimensionalità: ne risulta una forma geometrica piana quale il trapezio modulare.
Anche il lavoro di Elisa Cella subisce il fascino della scienza che partendo dalla cellula duplica la materia vivente. Di formazione matematica, l’artista fonde alla biologia la sua personale ricerca pittorica circolare che qui si fa tridimensionale ed installativa. Ancor più che nelle tele, l’intrico dei cerchi, ora trasformati in cilindri, ci trasporta nel mistero della vita che si manifesta sotto forma di scultura.
Elisa Leonini, artista che dedica da anni la sua ricerca artistica alla volontà di rendere tridimensionale il suono, agisce come trait d'union tra questi tre artisti, traducendo l’equilibrio in vibrazioni acustiche. Partendo dall’ingrandimento del pulviscolo bianco e nero della TV a tubo catodico in assenza di segnale, l’artista individua comunque i moduli a tre colori rosso, verde e blu (RGB) chiamati fosfori che determinano le immagini. Il video in mostra è la rappresentazione dell'onda elettromagnetica dovuta all'assenza di segnale, ma è anche un'indagine sul colore, dato che quello che osserviamo è a colori nella realtà solo stando molto vicini;  risulterebbe invece in bianco e nero se ci allontanassimo dalla proiezione del video.
Un’altra opera in mostra traduce in forma scultorea l’onda sonora della parola Silenzio pronunciata dall’artista stessa.
Scrive Leda Lunghi: “A fronte delle opere in mostra possiamo concludere, che la matematica può essere considerata una scienza razionale e contemporaneamente irrazionale, in quanto incapace di porre limiti all’ingegno, di conseguenza aperta a tutto ciò che ad esso ne consegue vivacità, luce e musica. In questa mostra si svela la sua ambiguità, rivelandoci come, l’immaginazione, l’arte, i colori e la musica possano avere un’intrinseca e doppia valenza, in cui logica, ritmo e calcolo si rivelano portando la ragione a quel dolce volare che chiamiamo irrazionalità.”

Luoghi

  • Villa Contemporanea - Via Bergamo, 20 - Monza - Monza e della Brianza
             039 384963

    orario: mar - sab 15-19 ingresso libero

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