10/05/2014 dalle 18:30  al 20/05/2014 alle 19:30

Donatella Spaziani - You Can’t go home again

A cura di: Helia Hamedani

Donatella Spaziani  - You Can’t go home again La seconda mostra/installazione di una serie di tre installazioni presentate in successione dentro lo spazio La Nube di Oort, a distanza di dieci giorni l’una dall’altra. Una formula inedita, per tenere alta la tensione intorno ad un tema, proposto a tre artiste, dalla curatrice iraniana Helia Hamedani, che parlando del ritorno (impossibile) a casa tocca il profondo della personalità di ognuno di noi. Scrive Helia Hamedani:
Donatella Spaziani con mezzi vari cerca di dare dimensione all’assenza di casa. Il vuoto, per Donatella, va indagato con il corpo. Per farlo si appropria dello spazio opponendogli la presenza del suo stesso corpo. I suoi autoscatti sono esDonatella Spaziani con mezzi vari cerca di dare dimensione all’assenza di casa. Il vuoto, per Donatella, va indagato con il corpo. Per farlo si appropria dello spazio opponendogli la presenza del suo stesso corpo. I suoi autoscatti sono eseguiti in luoghi di passaggio, dagli alberghi, alle residenze dell'artista, ai posti più vari – posti dove cerca di sentirsi a casa. Con il mezzo fotografico, come è sua natura, rende visibili i frammenti della memoriaeguiti in luoghi di passaggio, dagli alberghi, alle residenze dell'artista, ai posti più vari – posti dove cerca di sentirsi a casa. Con il mezzo fotografico, come è sua natura, rende visibili i frammenti della memoria, testimoniando qualcosa che c’è stato ma non c’è più. 
Nei suoi disegni il corpo umano diventa una matrice-ombra che ricerca la somiglianza con una figura nonostante le sue ambigue contorsioni. L'artista incornicia l’impronta del corpo sopra la superficie floreale di una carta da parati. Le figure umane della Spaziani, spesso abbracciate e sospese nel vuoto, presentano forme ormai irriconoscibili ma che faticosamente insistono ad esistere come macchie nella memoria. 
Nel proporre una "dimensione all’assenza" la ricerca artistica di Donatella ricorda la nascita della pittura come raccontata da Plinio il Vecchio: la figlia di un vasaio di Corinto tracciò il contorno del suo amante che partiva per un lungo viaggio su di una parete, per averlo sempre con se presente nella memoria. Cosi narrata la nascita della pittura testimonia in realtà un’assenza!
L'impronta del corpo diventa un buon contorno delicato e lineare nel suo ricamo, a riconferma della sensibilità femminile dell'artista. Nelle forme morbide della panca esposta sotto l’arco della galleria ritroviamo l'idea del corpo della donna come  contenitore-casa e l'idea di casa come corpo femminile.
L’acrobata del vuoto, come la definisce Achille Bonito Oliva, traccia presenza e assenza in un gioco alterno di pieno e vacuo.
 

Http://Cristian Stanescu


File allegati

Luoghi

  • La Nube di Oort - Via Principe Eugenio, 60 - Roma
         338.3387824

    Orario di apertura : da martedì a venerdì, ore 17.30 - 19.30 - e per appuntamento

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