26/04/2014  al 01/06/2014

Danilo E Giulio De Mitri “Il corpo e l’anima”

A cura di: Massimo Bignardi

Danilo E Giulio De Mitri  “Il corpo e l’anima”
Sabato 26 aprile alle ore 19,00, curata da Massimo Bignardi, sarà inaugurata la mostra personale “Il corpo e l’anima”, degli artisti Danilo e  Giulio De Mitri, organizzata in collaborazione con la cattedra di Storia e fenomenologia dell’arte contemporanea della Scuola di Specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Siena. 
Con questa doppia personale il Museo-Frac pone l’attenzione sulle recenti esperienze di due artisti che, con linguaggi diversi, lavorano sullo spazio e sulle possibilità narrative che esso offre: innanzi tutto è l’occasione per un confronto generazionale tra padre, Giulio De Mitri un artista che ha al suo attivo una notevole esperienza più che trentennale con riconoscimenti internazionali, e Danilo, il figlio, espressione di una generazione che registra oggi il suo affermarsi sulla scena artistica nazionale, i cui interessi sono rivolti alla fotografia e agli extra media. È una riflessione che si serve di un continuo confronto, avvicinando brani di immagini che sollecitano una memoria simbolista, com’è per i grandi pannelli fotografici di Danilo e l’assoluto, ancora simbolico blu che tratteggia le grandi installazioni di Giulio. 
Sarà un confronto – affermano i due artisti – «padre e figlio, un vis-à-vis tra le reciproche opere», ove le installazioni ambientali di Giulio si «offriranno come momento di sintesi tra natura e artificio, in una predominante tensione trascendente che rinvia – complice la luce blu – all'immateriale e allo spirituale» mentre le immagini «di Danilo saranno un efficace contraltare alla visione del sogno e alla tautologica materialità del corpo. Luce e buio, materia e immaterialità, corpo e anima, 
«L’ipotesi di fondo del pensiero di Giulio De Mitri e della sua intera opera – scrive Roberto Lacarbonara – è indissolubilmente legata alla reciproca comprensione tra philokalia, amore di bellezza, e philosophia, amore di sapienza. Una contiguità in cui la bellezza diviene porta aurorale del paese della conoscenza e, solo per il suo tramite, è possibile l’arte, la poesia, l’immaginazione. 

[…]Da una parte l’artista compone rigorose asserzioni formali traducendo in forme stilizzate e lineari la complessità di una memoria storica – e quasi genetica – i cui riferimenti si addentrano nel magma simbolico dell’occidente mediterraneo; dall’altra plasma quei bagliori, quelle antilogie della sensibilità che portano lo sguardo ben oltre l’evocazione delle forme e delle materie fino a fondere, nella visione, fisicità e vuoto, corpo e anima.» 
«Il corpo nudo proposto da Danilo De Mitri – avverte Massimo Bignardi – perde la mistificazione dell’imagerie pubblicitaria, il richiamo al desiderio del voyeur sul quale fa perno la persuasione dei media per spingersi ad incontrare l’Anima, a renderla visibile: in fondo come avverte Paul Klee in Confessione creatrice, il ben noto saggio del 1920, “l’arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile”. Danilo non traduce quindi con la metafora di un Parnaso sprofondato nell’opacità della terra, il j’accuse rivolto alla disumana città contemporanea e in particolare alle omologate periferie, alla condizione di estrema precarietà della vita e per essa dell’Anima, soggetto fin troppo abusato ed oramai ridondante nella filmografia degli ultimi decenni. […]Si allunga e varca il confine imposto dalla morale; va oltre per risalire ad una riflessione che si fa “comprensione emotiva”, silenzioso canto della solitudine (che non testimonia di una condizione subita quanto di un libero arbitrio), che accompagna lo sguardo mentre segue l’Anima nel suo rincorrere gli attimi della vita per avvertirne il senso terreno, il corpo.» 

In occasione della mostra sono stati pubblicati, nella coedizione tra Museo-Frac / Print Me Edizioni, due cataloghi monografici raccolti con il titolo IL CORPO E L’ANIMA con testi di Massimo Bignardi e di Roberto Lacarbonara, con apparati biografici e bibliografici ed un corredo illustrativo a colori e in bianco e nero. 

Luoghi

  • Via Convento - Baronissi - Salerno
             089 828210     089 828252

    orario: dal lunedì al sabato ore 9 - 12 e lunedì e giovedì anche ore 16 - 19

  • Museo-FRAC - Via Convento, snc - 84081 Baronissi - Salerno
             089 828210    089 828217

    Orario di apertura: lunedì - giovedì ore 9.00/12.30 lunedì e giovedì anche ore 16.00/18.30 venerdì e sabato: ore 10 /13; 17/22 domenica e festivi: ore 10-13; 17/20

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