15/10/2017  al 07/01/2018

Daniele Accossato / Project Room

Daniele Accossato / Project Room
È Daniele Accossato l’artista scelto dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive per inaugurare, sabato 14 ottobre in occasione della tredicesima Giornata del Contemporaneo AMACI, il secondo appuntamento dell’anno dedicato alla Project Room dell’Esposizione e Collezione permanente alla Castiglia.
L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto “Saluzzo Contemporanea” in collaborazione con il Comune e Coopculture, è nata con l’intento di scoprire e promuovere la giovane arte locale.
All’interno delle sale dell’Esposizione e Collezione IGAV è stato dedicato uno spazio riservato esclusivamente ad artisti emergenti under 35, attivi sul territorio piemontese.
La Project Room si propone come un vero e proprio incubatore di giovani talenti in cui si realizzano le sperimentazioni più attuali del panorama artistico contemporaneo italiano.
Daniele Accossato (Torino, 1987) è un giovane scultore emergente che trasferisce nelle sue opere la crisi di valori della società contemporanea con un velo di inquietudine ed ironia. Tecnica di matrice classica, affiancata ad oggetti di uso quotidiano, danno vita a spiazzanti ed irriverenti composizioni plastiche.  Il ludico è sottile, il sogno diventa realtà e le forme prendono vita.
Indole rappresenta un fanciullo dormiente abbandonato in un sogno, luogo fantastico che accomuna il mondo degli adulti e quello dei bambini, ma vissuto con la diversità delle esperienze e delle prese di coscienza.
Dalla mente del bambino fuoriesce un “esercito di balocchi”, tanti piccoli giocattoli neri che agli occhi dell’adulto, condizionato da messaggi esterni e privato della magia che appartiene solo al mondo infantile, possono sembrare presenze mostruose, ma in realtà sono il legame mai interrotto con la purezza dell’infanzia.
Indole diventa così sia il titolo dell’opera, sia il carattere e la natura di chi la osserva; un’esperienza che diventa assolutamente personale a seconda di come viene percepita la realtà. La condizione latente di inquietudine nell’opera scompare se l’occhio di chi guarda non vede solo il bianco e il nero, ma vede gli oggetti che lo circondano con “colore”.
 
 

Luoghi

  • IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive - Lungo Po Antonelli, 21 - Torino
             +39 011 8124456
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