21/05/2014 dalle 18:30  al 14/06/2014 alle 19:00

Bruna Esposito - Pietro Fortuna. "Mont'Oro".

A cura di: Guglielmo Gigliotti

Bruna Esposito - Pietro Fortuna. "Mont'Oro".
«Mont'Oro» è un progetto espositivo curato da Guglielmo Gigliotti per la galleria Montoro12 Contemporary Art, galleria sita a Roma nell’antico Palazzo Montoro. Il progetto è costituito da tre mostre bi-personali, che si svolgono tra febbraio e giugno. La mostra di Simone Cametti e Marina Paris segue quella di Gregorio Botta ed Emmanuele De Ruvo. Chiuderà il ciclo, la mostra di Bruna Esposito e Pietro Fortuna. 
L’idea della mostra è figlia di un piccolo segno, un apostrofo impertinente, che ha diviso in due il nome Montoro, suscitando visioni: la montagna, l’oro, l’arte come enigmatico «palazzo» … 
Al termine del ciclo, sarà presentato un volume che raccoglierà documentazione e testi delle mostre di «Mont’oro», oltre che testimonianze di studiosi concernenti il tema di fondo che lo hanno sostenute: l’oro e la natura segreta dell’arte. Pensiero e poesia 
L’arte è una sfera d’oro con due facce, una è il pensiero, l’altra è la poesia. Non in senso assoluto, ma nel contesto del ciclo espositivo «Mont’oro», Pietro Fortuna e Bruna Esposito si spartiscono, oltre che gli spazi in galleria, anche il sole giallo dell’arte: il primo propenso a far suoi i raggi del pensiero, la seconda a far da nido a quelli della poesia. Fragile e poetica è infatti l’arte di Bruna Esposito, composta com’è di materiali spesso organici ed effimeri, praticamente volatili, come i fiori (veri o di carta), le bucce di cipolla, le semenze, l’acqua, o di ambienti pervasi di suoni, come il cinguettare d’uccelli, o di lievi vibrazioni emesse da campanellini affissi a pietre, o di parole poetiche: l’inaugurazione da Montoro12 sarà animata proprio da una performance che vedrà Paola d’Agnese leggere sue poesie. 
La verità è che la delicatezza può essere un modo di stare al mondo. L’arte vien dopo, ma segue fedele. Non solo asperità si incontrano fuori e dentro di noi, ma anche possibilità di esistere - materia tra le materie - come in una danza delle essenze, in cui far confluire vista, udito, tatto e olfatto nell’immagine del mondo come semplice totalità. Ecco l’arte fragile e poetica di Bruna Esposito, ecco il suo andare in profondità con passo lieve, mediante aperture inaspettate verso ipotesi che covavano nel cuore delle materie, ma noi non le vedevamo. 
’ pieno l’universo di poesia nascosta, missione dell’arte è captarla. Il senso segreto delle cose, dello stesso vivere, chi lo svelerà? Per Pietro Fortuna pensare è un’altra modalità del fare. Appassionato di filosofia, Fortuna vive l’arte come reificazione di un pensiero che non nega l’impensabile, che realizza in sé la realtà muta e sorda delle cose, dandosi parole per ascoltarla meglio. Think (pensare) e thing (cosa) sono d’altronde parole inglesi che hanno la stessa radice nell’idea attiva che le cose siano cosa di loro è pensabile. E l’interrogazione ultima della realtà prima è proprio il soggetto della vita di Pietro Fortuna dentro l’arte, che si manifesti mediante composizione di oggetti o di fotografie. 
Il viaggio di Fortuna attorno all’essere delle cose per come sono quando sono, deve essere iniziato prima che lui nascesse. Il seme della comprensione per ciò che è quando è, precede senza dubbio il suo stesso essere al mondo, tanto che a partorirlo deve essere stata la domanda sul senso di chiedere se qualcosa ha senso, e non viceversa. Quando si accende una luce, ciò che viene illuminato c’era già. L’onniveggente non vede e l’illuminazione di Saulo - tema tanto caro a Fortuna - è un accecamento. La sua caduta da cavallo, una caduta nell’essere. Si avanza tornando a quello che si era prima di partire. Si progredisce verso l’origine, come un’alba rovesciata. A illuminarla, sempre lo stesso sole antico. 

 

Luoghi

  • Galleria Montoro 12 contemporary art - Via di Montoro, 12 - Roma
             06 68308500

    orario: mar - sab 11-19 o su appuntamento

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