06/04/2016  al 06/05/2016

Cheyney Thompson. Bird Shells and Chambered Wings

Cheyney Thompson. Bird Shells and Chambered Wings
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Per la quarta personale presso Raucci/Santamaria, Cheyney Thompson (nato a Baton Rouge, Louisiana, 1975, vive e lavora a New York) presenta una serie di dipinti che concludono una nuova ed ultima serie di opere. Lavori che continuano ad essere indirizzati a ulteriori analisi sulla tecnologia, distribuzione e veicolazione della pittura
“Guardò oltre Chin, verso flussi di numeri che scorrevano in direzioni opposte. Capì quanto significasse per lui, il movimento dei dati su uno schermo. Esaminò i diagrammi figurativi che si rifacevano a modelli organici, ala d’uccello e conchiglia spiraliforme. Era pura superficialità affermare che numeri e grafici fossero la fredda compressione di turbolenti energie umane, desideri e sudate notturne ridotte a lucide unità sui mercati finanziari. In realtà i dati stessi erano pieni di calore e passione, un aspetto dinamico del processo della vita. Quella era l’eloquenza di alfabeti e sistemi numerici, ora pienamente realizzata in forma elettronica, nel sistema binario del mondo, l’imperativo digitale che definiva ogni respiro di miliardi di esseri viventi del pianeta. Lì c’era il palpito della biosfera. I nostri corpi e oceani erano lì, integri e conoscibili.” Don DeLillo, Cosmopolis, Scribner, New York, 2003
Per la quarta personale presso Raucci/Santamaria, Cheyney Thompson (nato a Baton Rouge, Louisiana, 1975, vive e lavora a New York) presenta una serie di dipinti che concludono una nuova ed ultima serie di opere. Lavori che continuano ad essere indirizzati a ulteriori analisi sulla tecnologia, distribuzione e veicolazione della pittura.
Prendendo in prestito modelli algebrici ed algoritmi presenti nella struttura e nello studio della statistica, applicati ai processi economici e finanziari, l’artista tenta di tradurre in una rappresentazione bidimensionale pittorica la dimensione astratta dei dati che la compongono.
Thompson prova, nell’uso del colore, a creare una struttura di fondo combinando modelli standardizzati, in uso nel sistema del pittore ed inventore Albert Henry Munsell. Questo sistema dei colori o più semplicemente sistema Munsell è uno spazio dei colori usato come standard internazionale per definire i colori in base a tre coordinate dimensionali: tonalità, luminosità e saturazione. Sistema che venne creato da Munsell all’inizio del XX secolo e adottato negli anni trenta dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America come sistema di colori ufficiale per le ricerche sul suolo e tuttoggi applicato graficamente nei prospetti statistici relativi ad agricoltura e industria. Nel contempo i dati risultanti dal set dei valori del colore sono stati poi utilizzati per creare un modello spaziale di tutti i colori derivati dalle dimensioni della galleria e poi tradotti nelle opere esposte. In questo modello spaziale Thompson ha inserito un’entità teorica, una unità immaginaria, che in statistica viene chiamata Stocastica. Un dato arbitrario che viene introdotto per verificare un calcolo probabilistico di possibili dimensioni spaziali e tradotti in passi casuali o passeggiate, definiti in una cosiddetto “random walk”. Un “casuale” che appartiene allo studio di alcuni tipi di movimento apparentemente non legati ad un preciso ordine e soprattutto presenti nelle osservazioni del botanico Robert Brown che nel 19° secolo studiò i pollini che galleggiano sull’acqua. Osservazioni che furono poi ordinate in schemi e formule dal matematico Louis Bachelier e successivamente usati nei modelli delle fluttuazioni dei mercati azionari e finanziari agli inizi del 900. In questo caso il “casuale” presente nel soggetto di Thompson produce una nuova sequenza di valori del colore, mappato da una griglia fatta di piccoli quadrati in un percorso contiguo , non intersecanti, e che diventa simile ad uno schema grafico computerizzato. Una dimensione che cerca di dare forma e visibilità al movimento continuo dei flussi di dati e codici che incessantemente si moltiplicano in un apparente caos per noi non percettibili se non fissati e tradotti nella contemplazione delle opere.
Cheyney Thompson ha avuto personali al MIT List Visual Arts Center, Cambridge, Massachusetts e al Kunstverein Braunschweig, Germany; il suo lavoro è stato incluso nel 2008 al Whitney Biennial – Une Histoire, Centre Pompidou, Paris, France, Chat Jet – Painting ‘Beyond’ The Medium at Künstlerhaus Graz; The Indiscipline of Painting, Tate St. Ives, England; Systems Analysis at West London Projects and Langen Foundation, Germany; Greater New York al P.S.1 Contemporary Art Center e nella Biennale di Venezia nel 2003.

Luoghi

  • Raucci/Santamaria Studio Project - Via Francesco Redi, 23 - 20129 Milano
             +39 0236581946
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