22/11/2014  al 10/01/2015

Carlo Alfano. Figura, 1987-1988

Carlo Alfano. Figura, 1987-1988
La galleria Alfonso Artiaco rende omaggio a Carlo Alfano (Napoli, 1932-1990) con la presentazione dell’opera inedita Figura, 1987-1988.
Carlo Alfano è un artista del dubbio, della domanda, del rimando a qualcos’altro di mai definito perché “un segno concluso è la certezza [ed io] non so cosa dovrei narrare a me o agli altri”. Dalla fine degli anni ’50, Alfano inizia il suo discorso pittorico che sarà “preistoria di suggestioni e concetti che riaffioreranno, con altri segni e altre immagini, in tutto il suo lavoro successivo” (Flavia Alfano).
A partire dagli anni ’60 la sperimentazione di Alfano affronta una rilettura della prospettiva classica, per un’organizzazione dello spazio scandita dalla circolarità del tempo. I risultati di questa indagine, nella sua manifestazione più marcatamente analitica, restano i Frammenti di un autoritratto anonimo, a cui Alfano ha lavorato ininterrottamente tra il 1969 ed il 1990, e che, con le loro trasposizioni di frammenti di suoni e pause riportate come in una partitura, intendono ritrarre non tanto la dimensione spaziale, quanto quella temporale della vita dell’artista. Questa mescolanza di sonorità, immagini e verbalità si ritrova nei cicli Stanza per Voci e Archivio delle Nominazioni: studi concettuali tesi a suggerire una continuità spazio/temporale basata su una complessa alternanza di materiali audiovisivi, minuziosamente descritti e composti con un ritmo equilibrato.
Influenzato da Foucault, ed in particolare al suo concetto di “frattura” con la realtà, si dedica dalla fine degli anni ’80 al ciclo delle Figure, da cui l’opera qui esposta: Figura, 1987/1988, coeva al lavoro Camera N. 1 in collezione permanente del Museo di Capodimonte. Ciò che racconta Alfano, attraverso la scissione rappresentata sulla tela, è una filosofia della discontinuità, del riflesso, in cui le figure, fratturate, possono essere ricomposte solo dalla mente. La pittura emerge spaccata dall’oscurità, da quel nero memore della lezione caravaggesca, rotto dallo spiraglio della luce del neon. La pittura stessa può così slegarsi dalla dittatura della figurazione, per suggerire categorie puramente mentali: durata, intensità, profondità, silenzio. 

Luoghi

  • Galleria Alfonso Artiaco - Piazzetta Nilo, 7 - 80121 Napoli
             081 497 6072
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