Axel Lieber "primo piatto"
A cura di: Gianluca Ranzi

La mostra, curata da Gianluca Ranzi, accoglie una selezione di opere realizzate da Axel Lieber negli ultimi dieci anni di attività con la sua prodigiosa perizia manuale, installazioni e assemblages che costituiscono un viaggio appassionato, ironico e surreale intorno al mondo di oggetti quotidiani quali sedie, tavoli, scarpe, scatole di cartone, sacchetti di carta, tazze da tè, zuccheriere, camicie. Nelle mani dell’artista essi diventano rompicapi e calembours, vengono miniaturizzati o ingigantiti come se uscissero da un sogno di Alice nel paese delle meraviglie, vengono rintuzzati e scarnificati occhieggiando sarcastici a Piet Mondrian e a Gerrit Rietveld, sono liberi di andare oltre il vincolo impostogli dalla loro funzione e dalla loro utilità pratica per scoprire in essi un’insospettabile e fantasiosa vena poetica e giocosa.
Allievo di Tony Cragg all’Accademia d’Arte di Düsseldorf (1973-85), già a partire dalla personale da Raucci e Santamaria nel 1992 a Napoli, Lieber mette a punto una ricerca poliedrica e interdisciplinare che con leggerezza e ironia spazia sui più diversi materiali e forme espressive, che ha fatto giocare insieme l’installazione, la scultura, la fotografia e il disegno. In particolare, l’ambito progettuale del design si presta qui a un’ironica demistificazione che parte anche dalla profonda ammirazione dell’artista per l’opera di Bruno Munari, che gli ha fornito un punto di partenza per un’incursione nel mondo del caso, del gioco e dell’inaspettato.
In questo modo antropologia, scienza, humor e fantasia abitano le opere di Axel Lieber, come ad esempio avviene in Domestic Molecule, che fonde la biologia molecolare a un servizio da tè, o in Drawing a Universe, in cui un universo interstellare appare magicamente su un foglio di carta manipolato dall’artista o in Screenplay Comicbox, dove le pagine di un fumetto acquistano il volume tridimensionale di una scultura che nasconde dentro di sé infiniti mondi possibili, con quell’apertura di senso e di nuova energia che anima anche Modern Architecture e gli Short Cuts, opere in cui mobili reali vengono pazientemente decostruiti e poi ricomposti in nuovi insiemi lillipuziani e de-figurati che sono sia sfide alla logica che un irresistibile godimento per l’intelligenza.
Luoghi
segreteria@artemaab.com http://www.artemaab.com 02 89281179
orario:lun-ven 10.30-18, sabato su appuntamento