13/11/2014  al 20/12/2014

Anne Blanchet. Light drawings

A cura di: Jacqueline Ceresoli

Anne Blanchet.  Light drawings
Luca Tommasi è lieto di poter annunciare la prima mostra personale in Italia di Anne Blanchet dal titolo “Light drawings”. Dodici opere dell’ artista ginevrina verranno esposte presso la galleria di Via Tadino 15 a Milano dal 13 novembre al 20 dicembre 2014.
Anne Blanchet  (Vuarrens, Svizzera, 1947) ha intrapreso la sua carriera di artista negli Stati Uniti nel 1983, con un invito alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Il lavoro di artisti minimalisti, come Judd, Carl Andre, Ryman, Serra e Walter de Maria hanno attirato la sua attenzione , ma è stato il lavoro di James Turrell, sullo spazio e la luce, che ha avuto una particolare influenza su di lei. Da questi confronti,  ha sviluppato "una predilezione per le tensioni estreme in una sobrietà radicale, drammatizzando un coinvolgimento molto fisico del corpo e dei sensi". (Françoise Jaunin, Dessins de lumière et Musique Visuelle, 24 Heures, 13 settembre 2000).
Movimento, luce, cambiamenti di intensità del colore causati dalla luce l’hanno indirizzata verso quella  che lei chiama "musica visiva". Con l’installazione “Portes 97”, Anne Blanchet ha realizzato il suo primo esempio di "musica visiva": cinque porte scorrevoli in vetro (550 x 300 x 1500 cm) aperte e chiuse in modo continuativo, ognuna a un ritmo diverso;  installazione in costante movimento, indipendentemente dalle persone che vi passavano (Forum d'Art Contemporain, Sierre, MDJ Galleria, Neuchâtel, 1997).                                 Dal 1994, in tandem con il suo lavoro di installazione, Anne Blanchet realizza opere strettamente connesse alla luce chiamate LIGHT DRAWINGS (disegni di luce). Fogli di plexiglas, di spessore di diversi centimetri, vengono tagliati e la linea del taglio delimita campi di luci variabili , creando cosi dei “disegni di luce”.  E’ la luce che è scolpita da Anne Blanchet, non il foglio di plexiglas che rimane perfettamente in piano, nonostante l'impressione che dà di essere stato scavato. E’ un istante catturato dallo spettatore, testimone di qualcosa che continuamente si rigenera.  La composizione del disegno, che rappresenta elementari forme geometriche (linee o quadrati) e piani che evocano elementi architettonici (una parete, un pavimento, un soffitto), è differente ad ogni variazione dell’orientamento dello spettatore e della luminosità della luce. Lo spazio dell'opera è alterato quando le zone d'ombra sono invertite, trasformando un piano  positivo in negativo.                                                                                                                                                    L'intero corpus del lavoro di Anne Blanchet, la cui bellezza visiva induce alla contemplazione, invita  sempre gli spettatori a riflettere sul complesso atto di guardare. Lo spettatore si confronta  con la fragilità della propria percezione e l'incapacità di distinguere tra il reale e l'apparente ed evolve dal mondo fisico percepibile al mondo del pensiero.
Nel suo percorso espositivo, oltre alle numerose performances e installazioni realizzate, si segnalano le personali  all’ Espace d’art contemporain di Lausanne (1994), alla Galleria Alice Pauli di Lausanne (2004) e alla Galleria Denise Rènè di Parigi (2010)“ ; importanti collettive come The Spirit of White” alla Galleria Beyeler, Beyeler, Basilea, (2003-04),  “Echanges” al Kunsthaus di Langenthal, Germania (2003), “EMERGENCES”, Musée du Valais, Sion (2014) .Opere in collezioni private e pubbliche in Svizzera, Belgio, Francia, Germania e Stati Uniti.

Luoghi

  • Luca Tommasi Arte Contemporanea - Via Tadino, 15 - Milano
             335 242433

    (entrata anche da via Casati) - Orari mostra: dal martedì al sabato 12,00 / 19,00

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