18/04/2013  al 29/05/2013

Anna Di Prospero ‘With You’

A cura di: Alessandro Bucci

Anna Di Prospero ‘With You’

Carlo Gallerati è lieto di presentare With You, una mostra personale di Anna Di Prospero a cura di Alessandro Bucci. 
“Gli undici scatti che costituiscono la mostra restituiscono le suggestioni di un mondo personale la cui verità non è artefatta, ma che l’occhio della fotografa coglie in posa. È tutto quello che ha costruito Anna per questo progetto, e a cui Anna ha lasciato un po’ di sé; perché anche le geometrie e i toni morbidi di una camicia potessero parlare di lei. Ciò che ispira le immagini di Anna Di Prospero appartiene a quel mondo in cui si sente la propria presenza in altri; è quel mondo in cui si prova a tenerli stretti, e che non importa se si sa che sfuggiranno. Che sono già sfuggiti. 
Lo spazio di un abbraccio che è lo spazio perfetto affinché in questo ci si senta a casa. È quel mondo che non richiede che la fotografa venga guardata negli occhi. È un mondo ispirato dallo sguardo e che mai ci si stanca di guardare. È quel mondo che Anna di Prospero conosce a memoria, che la chiama. Quel mondo che ha il calore delle mani di una madre, l’odore di un braccio in cui affondare il volto. È fatto di distese di fiori e d’acqua; non si estendono fino alla fine del mondo, ma quello di Anna prova a immaginare debba essere così. È la purezza di questo mondo uno degli elementi che ha fatto soffermare su queste fotografie gli occhi di circuiti nazionali e internazionali di cui Anna di Prospero fa già parte. Le sfumature calde e avvolgenti dello spazio catturato all’interno delle cornici raccontano la totalità del soggetto scelto dalla fotografa e lo propongono attraverso una originale rivisitazione delle modalità rappresentative dell' autoritratto. 
Il titolo delle foto di questo progetto ancora in fieri ci presenta, infatti, il self-portait in una forma decisamente nuova, che costringe a ridefinire i canoni che a esso vengono associati. Anna è presente in ogni scatto, ma non sarebbe corretto dire che è lei la protagonista indiscussa di questi. Ad autoritrarsi è un rapporto; il suo con ció che le è familiare e che le consente, di volta in volta, di proporre una declinazione diversa di sé. E alla fine, il progetto nel suo complesso diventa un dettagliato autoritratto di Anna, lasciando emergere proprio attraverso i vari rapporti, diverse sfumature della sua personalità. Negli autoritratti Anna di Prospero si è confrontata con il rapporto con il familiare e lo ha immortalato individuandolo attraverso gesti che evocano, spesso in chiave metaforica, il modo differente di relazionarsi a coloro che determinano questo concetto. E l’ispirazione non sorvola sull’aspetto performativo: da queste fotografie emergono episodi, la ricerca del momento perfetto, realizzato o improvvisato, provato o spontaneo, ma sempre composto con accuratezza. 
È proprio questa intuizione a contare, più dello scatto stesso, come l’artista ci spiega. Anche il concetto di familiare viene rivisitato: i confini di questo si spostano per includere ciò che viene percepito come affine e nel quale la fotografa riesce a individuarsi; combinazioni di persone, luoghi, umori, familiari. È possibile, infatti, individuare due serie di immagini che, differenziandosi per tematiche e modalità di realizzazione, includono non solo i membri del nucleo familiare, ma anche quelli della famiglia scelta. Le quattro opere più recenti, i self-portraits with my friends, sono gli unici a non essere ambientati tra le mura domestiche (che in un’occasione erano state anche quelle dell’appartamento del suo ragazzo) e includono Fabio, Eleonora, Antonio e Daniela, i suoi quattro migliori amici, ciascuno associato a uno dei quattro elementi. 
Una delle particolarità che differenziano questi due momenti e che caratterizza le fotografie della serie self-portaits with my family è costituita dal riflesso presente in esse; a suggerire che non siano, esse stesse, la realtà, né meramente una sua rappresentazione. Sono delle tracce, ciò che resta di un momento perfetto o vissuto come tale; ciò che Anna vuol ricordare, ció che Anna è fiera di mostrare. Tale riflesso può essere interpretato come una delicatezza nei confronti del mondo degli affetti che vengono disvelati al pubblico; al di là del vetro, sono al sicuro. Possono venir guardati, senza essere ghermiti. Le pose della Di Prospero presentano il loro soggetto con un garbo soffuso, restituito da un accurato bilanciare di esibito e non detto; con la suggestione che quello visto e creato da Anna sia uno dei mondi possibili. 
Che, nel momento in cui viene presentato, allarga i suoi confini di spazio e tempo; e sintetizza e dilata, nell’ occhio e nella mente dello spettatore, una gamma di scie. Nel mondo aperto da Anna si incrociano ciò che potrebbe essere, ciò che avrebbe potuto essere, ciò che assomiglia inspiegabilmente a ciò che è stato. Anche se Anna, fino ad ora, non aveva mai incrociato i nostri cammini.” (Alessandro Bucci) Anna di Prospero è nata a Roma nel 1987. 
Ha studiato fotografia presso l'Istituto Europeo di Design a Roma e presso la School of Visual Arts di New York. 
Nel 2008 è stata selezionata per il Festival Internazionale di Fotografia "FotoGrafia-Roma", con una mostra personale presso la Galleria Gallerati. 
Nel 2009 ha partecipato al "FotoLeggendo Festival" e ha vinto il "Prix Exchange Boutographies" che le è valso la partecipazione al "Boutographies Rencontres Photographiques de Montpellier 10ème edition". 
Nel 2010 è stata selezionata per il seminario di fotografia internazionale "Reflexions-Masterclass" tenuto da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. 
Nel 2011 è stata premiata come vincitrice della sezione People dell' "IPA" 2011 e nello stesso anno ha ottenuto il titolo di "Discovery of the Year" dei prestigiosi "Lucie Awards". 


Luoghi

  • Galleria Gallerati - Via Apuania, 55 - 00162 Roma
             06.44258243    347.7900049

    Orario: dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento Mezzi pubblici: bus: 61, 62, 93, 310; metro: linea B, fermata Bologna (da P.zza Bologna: 400 m lungo Via Livorno o Via M.di Lando)

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