20/02/2014 dalle 18:30  al 30/05/2014 alle 22:00

Aniello Barone. Fotografie

A cura di: Brunella Buscicchio Scherer

Aniello Barone. Fotografie

La Galleria Doozo presenta, come primo appuntamento espositivo del 2014, la mostra fotografica di Aniello Barone: Archivio.  
È una serie di 15 fotografie in bianco e nero, esposte per la prima volta lo scorso dicembre nella mostra antologica di Barone al Teatro Due di Parma (a cura di Paolo Barbaro, catalogo Skira) e realizzate nel 2008 durante una ricerca sui documenti dell'Archivio Storico della Real Casa Santa dell'Annunziata di Napoli. Si tratta di uno dei più grandi brefotrofi d'Europa, fondato nella prima metà del XIV secolo e attivo fino alla metà del secolo scorso. L'Istituto accoglieva gli esposti cioè i bambini, spesso illegittimi, abbandonati, dando loro un nome, un'identità e garantendo la loro educazione fino all'adozione o alla maggiore età. Nelle foto in mostra osserviamo, accanto ai dettagli delle carte dei registri d'archivio, alcuni oggetti denominati cartule, appartenuti ai neonati immessi nella Ruota degli Esposti. Sono medagliette spezzate a metà, grani di rosario, brandelli di vestiti e pezzi di stoffa cuciti ai fogli dai funzionari che registravano i neonati. Questi oggetti sono doppiamente simboli: anelito di ricongiungimento per i genitori che, costretti dalle misere condizioni economiche, abbandonavano i figli nella speranza di riconoscerli e ritrovarli in un secondo momento,  e simboli per chi, come Barone, li osserva in modo attento, frammenti che lasciano emergere storie dimenticate e vite lontane, che vengono riportate alla luce, documentate come memento di rispetto per l'uomo. Il medium fotografico in questo caso crea, tra le mani sapienti di Aniello Barone, una potente rete di rimandi. Come un fotografo ritrattista della seconda metà dell'800 che nell'immaginario collettivo fissava "i fantasmi" delle persone sulle lastre, Barone incarna lo sciamano che anima gli oggetti portatori di storie.Di raffinata bellezza, le sue fotografie trasfigurano i miseri oggetti,  scoloriti dal tempo, in gioielli densi di significato, attraverso l'uso ravvicinato dell'obiettivo e di una larga scala di grigi con cui "legge" il bianco e nero delle macchie di inchiostro, i segni calligrafici, le arricciature delle stoffe e delle carte, mette in forma le piegature di fogli che diventano campiture geometriche di diversa intensità luminosa.


Luoghi

  • Galleria Doozo - Via Palermo, 51/53 - Roma
             064815655

    orari galleria: dal martedì al sabato 11-22

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