04/04/2013  al 17/05/2013

Angela de la Cruz. Burst

Angela de la Cruz. Burst

In memoria di Victor Vazquez Gundin

Lisson Gallery Milan presenta una mostra di nuove opere dell’artista Angela de la Cruz. Le opere create da questa artista sfidano la definizione convenzionale di pittura e scultura. La frequente rottura delle cornici lignee delle proprie tele ha un significato di rinnovamento con la quale l’artista trascende in modo violento eppure scherzoso i limiti imposti dal proprio supporto, rivendicando la tridimensionalità attraverso oggetti che scoppiano, si lacerano ed esplodono. Per questa mostra Angela de la Cruz ha lavorato con l’alluminio, creando opere che sono al contempo vulnerabili e strutturate. Il Bloated metallico supera con il proprio rigonfiamento la superficie piana e cristallizza nel tempo un momento altrimenti fugace. Nel descrivere la capacità dell’opera di racchiudere stati diversi, Angela de la Cruz dice: ‘Queste opere sono come sull’orlo di qualcosa, lo stato liminale tra una forma e un’altra. Vi è l’immagine della superficie e anche di ciò che sta al di sotto. Sono pezzi che contengono una certa aggressività ma che tuttavia si trovano anche in una sorta di stato di calma.’ ‘Scelgo di lavorare l’alluminio perché è un materiale che può essere modellato nel modo in cui ne ho bisogno per utilizzare appieno il mio linguaggio, da una posizione quasi di regista. Si può fare molto con l’alluminio perché è un metallo malleabile. La mia opera fa riferimento al corpo umano nelle sue proporzioni; ad esempio l’altezza di Bloated è pari alla mia in piedi, 153 cm. Sulla sedia a rotelle sono alta 123 cm.’ Seguendo il linguaggio del Minimalismo, Angela de la Cruz lavora spesso in serie, adottando una tecnica sistematica e nel farlo esplora continuamente i limiti del medium e delle sue stesse idee. Le opere esprimono la ricerca dell’artista verso una soluzione. Il format della mostra presentata da Lisson Gallery Milan sottoscrive inoltre il paradigma minimalista attraverso la formazione monocromatica delle opere in bianco, che in alcune culture è il colore del lutto. L’unico colore presente in mostra (blu) è dato da Stuck (Blue), installata al di fuori dello spazio espositivo. Tutte le opere presentate in mostra possono considerarsi performative: sul punto di uscire dal loro stato attuale. Burst esplode in modo reattivo ai lati, il grande dipinto Stuck (Blue) cerca di liberarsi all’esterno dall’intelaiatura di una finestra, e Tight è trattenuto e fissato in loco proprio nel suo stesso punto di rottura. Anche quando l’opera sembra avere un carattere di durezza mantiene sempre un elemento di umorismo. Angela de la Cruz si relaziona all’umorismo come un atto di sopravvivenza e come tale lo considera un modo di affrontare una perditaAngela de la Cruz, note biograf iche Angela de la Cruz (1965, La Coruna, Spagna) vive e lavora a Londra.

Tra le sue mostre personali: Lisson Gallery, Londra (2011); Camden Arts Centre, Londra (2010); Culturgest, Lisbona (2006); Centro Andaluz de Arte Contemporaneo, Siviglia (2005); Museo de Arte Contemporanea de Vigo, Spagna (2004). Tra le sue esposizioni collettive: Herzliya Museum (2012), Tel Aviv; Tate Britain (2010); National Gallery, Canberra (2009); HoviArt, Finlandia (2009); Union Fenosa, Spagna (2009); Dundee Contemporary Arts, Scozia (2008); Brooklyn Museum of Art, New York (2007).

 


Luoghi

  • Lisson Gallery Milano - Via Zenale, 3 - Milano
             02 89050608

    Orario: lun - ven 9,30-13 e 15-18

  • Categorie correlate