08/02/2017  al 27/02/2017

Adriana Pullio. Ordine e caos

A cura di: Giorgio Bonomi

Adriana Pullio. Ordine e caos
 Ordine e caos - Geometrie parallele
Rigorosamente le opere si presentano tutte sue supporti rettangolari orizzontali, talvolta quadrati, e la verticalità, che non compare nelle composizioni, è ottenuta semplicemente usando una tela verticale2.
Il risultato è un grande equilibrio che, da un lato, incute un senso di pace e di serenità e, dall’altro, di “potenza”, di “forza”. L’orizzontalità è la forma della quiete, della visione pacata della pianura, del mare calmo e della loro fine visiva, cioè l’orizzonte (“quella linea immaginaria…”, come recitano i manuali di geografia), il quale ultimo sollecita, da sempre la fan- tasia dell’osservatore, sia egli poeta3 o persona comune. Allo stesso tempo l’immagine di queste Composizioni appaiono come una “tet- tonica” ben realizzata con i suoi piani e le sue stratificazioni, quasi un’architet- tura razionalista, anche quest’ultima, come è noto, legata con mille fili all’arte astratta geometrica (.)
Accanto a questa serie di lavori, Pullio si esprime pure con un altro genere di opere che certamente differiscono dalle prime ma tuttavia presentano anche molti lati concettuali vicini. Ci riferiamo alla serie di lavori intitolati Caos cui l’artista aggiunge l’aggettivo qualificativo “geometrico” (e mai termine fu più appropriato(.)
..siamo di fronte ad un’apparente con- traddizione, costituita da due concetti che talvolta sono contrapposti, appunto il caos e la geometria, ordinata e ordinatrice. Infatti, in questa serie di opere, troviamo forme abbastanza sottili, a “freccia” o come piccole “righe” che sembrano navigare nello spazio - uno spazio ben più ampio di quello della tela, uno spazio “costruito” proprio da quei segni - solo in apparenza “caotico”, mentre, se si osserva l’immagine con attenzione, si può cogliere un senso preciso, quasi una sorta di “progetto di itinerario” (mentale, simbolico, progettuale). Sono linee di fuga centrifughe e, allo stesso tempio, centripete: non c’è la disper- sione, la disperazione del disordine senza scopi, al contrario, nel turbinio delle opere con segni più numerosi o in quelle ove i vettori sono in minor numero, sem- pre scorgiamo quell’ordine, quel rigore che, come detto, deriva sì dalla geometriama anche da una convinzione profonda e dalla salda personalità dell’artista.
 
Dal testo in catalogo di Giorgio Bonomi

Luoghi

  • Galleria Scoglio di Quarto - Via Scoglio di Quarto, 4 - Milano
             0258317556      3485630381

    Aperto da martedì al sabato: dalle ore 17.00 alle 19.30. o per appuntamento

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