Diacono Mario

Mario Diacono (D'Amico) è nato a Roma nel 1930. Sul finire degli anni '50 frequenta vari poeti residenti nella capitale, tra questi Sandro Penna, del quale curerà l'edizione di Croce e delizia (Longanesi, Milano, 1958), ma soprattuttoGiuseppe Ungaretti, del quale sarà anche segretario per alcuni anni, oltre che curargli l'Appendice delle Visioni di William Blake (Mondadori, Milano, 1965). Nel contempo pubblica su alcune riviste, quali «Tempo Presente», «Il Caffè», «Italia Domani», «La Tartaruga». Agli inizi degli anni '60 stabilisce uno stretto sodalizio con Emilio Villa, attraverso il quale molto probabilmente si avvicina alla pittura e ha modo di frequentare alcuni pittori d'avanguardia (Colla, Burri, Novelli, Nuvolo, etc.). Inizia anche la collaborazione con Stelio Maria Martini: insieme danno vita ai tre fascicoli della rivista «Quaderno», tra gennaio e luglio 1962, dopo la cessata uscita di «Appia», la rivista d'arte di E. Villa. Vengono poi le collaborazioni con le riviste «Ana eccetera», «Linea-Sud», «Il Marcatré», «Continuum», «Bollettino Tool», la nascita della sigla EX e la relativa rivista-contenitore, che dà vita sempre con Villa, e nuove frequentazioni con poeti e pittori d'avanguardia. Dopo un breve soggiorno a Milano, dove realizza un solo numero di «Da-a/u delà» (ottobre 1966) e con Daniela Palazzoli quattro numeri (tra il 1967 e il '68) della rivista «Bit», nonché i testi/oggetto della raccoltaOBJECTionS per le Edizioni Tool di Ugo Carrega e Tomaso Kemeny (Milano, 1968), mentre con Carrega tre numeri ciclostilati di «ããã - azioni off kulchur», iniziano i suoi soggiorni negli Stati Uniti per insegnare presso l'Università di Berkeley. Nel '70 escono due brevi saggi di traduzioni del Joyce di Finnegan's Wake ne I lilliput dell'editore napoletano Gaetano Colonnese, già pubblicati nel primo numero de «La Tartaruga» (Roma, 1961) e un'antologia di testi di Antonin Artaud. È l'anno che vede il momento di massima collaborazione con Luciano Caruso e che, dopo un prologo riportato nel n. 0 di «Continuum» (Napoli, 1968) e in «ããã - azioni off kulchur» (Milano, febbraio 1969), segna definitivamente in Diacono il passaggio dalla scrittura verbale a quella oggettuale, ma è anche il periodo che dà vita alla rivista-contenitore «Tau/ma», di cui curerà, con Claudio Parmiggiani, sette numeri. Cura con Luciano Rebay, G. Ungaretti, Vita d'un uomo. Saggi e interventi (Mondadori, Milano, 1974) e come critico d'arte, Vito Acconci (Out of London Press, New York, 175) e Verso una nuova iconografia(Collezione Tau/ma, Reggio Emilia, 1984). Ha pubblicato, inoltre: JCT1, aMETRICAn'aboolira (JCT, S. Fancisco, 1968); Ever liver deliver liber (libro collage, 1969); JCT 2, a visual pullution - pr'hinted in Barkeley on may 1970 (JCT, S. Francisco, 1970); Cross S, words (La Nuova Foglio, Macerata, 1971); Book of Eros (libroggetto, JCT, Roma, 1972); Descrizione, con C. Parmiggiani (cartella, 1972); Libro rosso della guardia nera (JCT, 1972);Libro nero della guardia rossa (id.); e/o (fotografia, Officina Grafica, Roma, 1972); Writings 1971 (Edizioni Exempla, Firenze, 1973); 15 unedites poems(Galérie Vehicule, Montreal, 1974); Thothality 1973-74 (Tau/ma 4, Reggio Emilia, 1974); Slanguage (Visual Art Center, Napoli, 1974); Tao/Ding/Tung(Archai, New York, 1975); Maza (libroggetto, Tau/ma 6, New York, 1975-76);Hypercalipsis (Tau/ma 7, Maramotti Editore, New York-Bologna, 1976) e dopo un lungo silenzio, Rever (Ex Isle Editions, New York, 1990); Pro (desuper) (intra) C.P., con E. Villa (Maramotti, Reggio Emilia, 1994); Words in progress(Edizioni Morra, Napoli, 1997), poesie verbali apparse per lo più in riviste, raccolte e curate da Stelio M. Martini e Rose a…, con L. Caruso (Ed. Eos, Roma, 1999-2000). Dal 1984 vive negli Stati Uniti dove svolge attività di gallerista-critico.