Wijnen Riet

Biografia
Riet Wijnen (1988, Venray, NL) vive e lavora ad Amsterdam.
 
Nella sua pratica utilizza scultura e fotogrammi, lavora attraverso testi, xilografie e, più recentemente, type design. Il suo interesse è orientato alle storie incomplete dell'astrazione, ai messaggi racchiusi nel loro vasto contenuto che
potremmo non conoscere ancora. Wijnen esplora l’astrazione attraverso lo sguardo dei protagonisti del passato e del presente.
Ospitando artisti modernisti, scienziati, filosofi, pedagoghi e attivisti in conversazioni fittizie e sculture, per ripensare storie e narrazioni, per immaginare il futuro, Wijnen ne esplora percezione, linguaggio e strutture organizzative. Questa ricerca confluisce nel ciclo Sixteen Conversations on Abstraction (2015— in corso) e in pubblicazioni relative al linguaggio e alle biografie di donne moderniste che diventano fonte d’ispirazione per la sua pratica, pur funzionando in modo indipendente, come Saloua Raouda Choucair (2022), Homophone Dictionary (2019), Grace Crowley (2019), Abstraction Création: Art non-figuratif (ristampa e traduzione) (2014) e Marlow Moss (2013).
Fra le mostre personali: Manifold Books, Amsterdam (2019); Lumen Travo, Amsterdam (2018); P/////AKT, Amsterdam (2016) e Dolores, Ellen de Bruijne Projects, Amsterdam (2015).
Riet è stata residente alla Rijksakademie van beeldende kunsten (2017-18) e ha partecipato a mostre collettive presso, tra gli altri, SculptureCenter, New York; 21st Biennale of Sidney, Australia; John Hansard Gallery, Southampton; The Center for Contemporary Art & Culture at PNCA, Portland; Casco Art Institute: Working for the Commonsis, Utrecht e Index - The Swedish Contemporary Art Foundation, Stoccolma. Wijnen insegna nel dipartimento di Graphic Design e TXT della Gerrit Rietveld Academie, Amsterdam e nel 2022 è residente al Van Doesburghuis di Parigi e al Sundaymorning @ekwc di Oisterwijk, NL.