Viola Bill

Bill Viola nato a New York nel 1951, si iscrive al College of Visual and Performing Arts della Syracuse University. Inizia a realizzare video arte nei primi anni settanta. Lavora per affermati artisti come Bruce Nauman e Nam June Paik.Bill Viola inizia la sua carriera studiando arte tra il 1969 e il 1973 alla Syracuse University di New York. Qui consegue la laurea nel 1973 in Visual e Performing Arts. Tra il 1973 e il 1974 partecipa ad una mostra collettiva realizzando dodici videotape, cinque installazioni sonore e dieci installazioni video. Nel 1975 espone per la prima volta le sue opere a due mostre internazionali: la biennale dei Giovani di Parigi e la biennale del Whitney Museum of Art. Nel 1977, Bill Viola è invitato ad esporre le sue opere al La Troube University di Melbourne dalla direttrice artistica Kira Perov,che più tardi diventerà sua moglie. Nel 1977, in Australia, incontra Kira Perov; nel 1979 cominciano a lavorare e viaggiare insieme. Nel 1980 si reca in Giappone dove trascorre diciotto mesi per una borsa di studio di scambi culturali.Negli anni '80 Bill Viola decide di abbandonare la sua visione strutturalista dell'arte per avvicinarsi ad uno stile più visionario. È proprio in questi anni che Viola riscopre l'utilizzo della pellicola in bianco e nero, che servirà, inoltre, per la realizzazione di una mostra al MOMA di New York: la sua più grande mostra personale in assoluto. Nel 1981 lavora per sei mesi nel centro ricerche della Sony, sperimentando le più avanzate tecnologie del tempo. Rappresenta gli Stati Uniti nella biennale di Venezia nel 1995 con cinque opere riunite sotto un unico titolo: Buried secrets. Nel 1983 diviene professore in "Advanced Video" al California Institute of the Arts di Valencia. Nel 1990, due eventi segnano la carriera d'artista di Bill Viola: la morte della madre nel mese di febbraio e la nascita del suo secondo figlio in quello di novembre. Quest'esperienza, infatti, ispirerà Viola per la realizzazione del video "The Passing": opera che assume come tema portante la morte e la nascita come simboli dell'assurdità della condizione umana. Nel 1997 gli viene dedicata la Withney Museum of American Art di New York. Nel 2000 inizia ad usare schermi al plasma e cristalli liquidi per le sue videoinstallazioni. Nel 2002 completa il suo progetto più ambizioso, Going Forth By Day, un ciclo di video ad alta definizione commissionato dal Guggenheim di New York e Berlino. Nel 2003 il J. Paul Getty Museum di Los Angeles realizza una mostra personale, The Passions, una serie di lavori sulle emozioni umane, che ottiene critiche entusiastiche e una straordinaria affluenza di pubblico anche nelle successive tappe a Londra, Canberra e Madrid. Nel 2004 realizza un video "a quattro mani" per una nuova produzione di Peter Sellars dell'opera Tristano e Isotta, presentata in prima mondiale all'Opéra di Parigi nell'aprile del 2005. Nell'ottobre 2006 torna a Tokyo con una retrospettiva che prende il nome da un video del 1981, Hatsu-Yume, Primo Sogno. Nel 2007 nella mostra Bill Viola: Las Horas Invisibles, che si tiene a Granada nel Muso de Bellas Artes, Palacio de Carlos V (Alhambra), per celebrare il restauro del Palacio stesso, sono esposte cinque installazioni. Per la prima volta in Polonia, a Varsavia, la Galleria d'arte nazionale Zacheta presenta nove installazioni in una mostra dal titola Bill Viola. L'artista ricorre a un nuovo espediente tecnico che permette di riprendere un evento in modo simultaneo e identico con due telecamere predisposte per realizzare una nuova installazione audio / video su tre schermi destinata alla Bienale di Venezia, Ocean Without a Shore. Il tema dell'installazione, destinata alla chiesa quattrocentesca di San Gallo, riguarda la presenza dei morti nella nostra vita (Ibn al-'Arabi, 1165-1240). La mostra a Roma nel 2008.

 

Bill Viola "Rinascimento Elettronico"
 08/03/2017  al 23/07/2017

Dal 10 marzo al 23 luglio 2017 la Fondazione Palazzo Strozzi presenta al pubblico di Firenze Bill Viola. Rinascimento Elettronico, una grande mostra che…

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