Tassinari Cristiano

Cristiano Tassinari tesse un rapporto organico tra la sua visione politica, le esperienze di vita e il concetto di teoria artistica. Muovendosi attraverso la scultura, la video arte e l'installazione, Tassinari si unisce alla pittura 'tradizionale' con una produzione dal segno anonimo e generico: conduce un processo di decostruzione e di riduzione della creazione artistica, giocando con le convenzioni e gli errori. «Fin dall'inizio del mio lavoro, sono passato attraverso tali sistemi, spinto dall'obiettivo di negoziare le relazioni reciproche. Passando da foto-dipinti ad alcuni pezzi più concettuali, scritti semplici o ready-made monocromatici, provo a chiamare in causa la prassi della creazione artistica». 
Nato a Forli’ nel 1980, Tassinari vive e lavora a Berlino. Il suo lavoro rivela le relazioni ambigue e le risposte, mostra la documentazione della sua auto-generazione, porta all'attenzione semplici merci quotidiane, come una superficie riflettente, una luce al neon o delle sculture. (Apparentemente) percorsi diversi portano allo stesso fine: l'intenzione di trasferire emozioni private in un'area pubblica, di diffondere la consapevolezza del valore universale di alcuni argomenti, come la morte o la fragilità umana. Negli ultimi 10 anni le opere dell’artista sono state esposte presso il MAR di Ravenna, il PAC di Milano, il MAM di Mantova, l’Opificio delle idee di Rovereto, la Bernheimer Contemporary Gallery di Berlino, il Museo Michetti di Francavilla al Mare e la Van Der Gallery di Torino.