Pujia Veneziano Antonio

Nato a Monterosso Calabro nel 1953, vive ed opera a Lamezia Terme (Cz). Già titolare di cattedra nei Licei Artistici Statali, ha maturato un esauriente curriculum espositivo e si è impegnato attivamente nella promozione dell’arte contemporanea attraverso l’attività dell’Associazione Aleph Arte. Si occupa assiduamente di didattica dell’arte e nel 2008 su invito del MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, ha preso parte in qualità di relatore alle giornate di studio sulla metodologia di Bruno Munari.
Il suo impegno è improntato, altresì, sull’interscambio, l’integrazione, la conoscenza e il dialogo tra culture diverse, nonché sulla conoscenza dei luoghi socialmente aperti, tessendo negli anni un profondo legame con la cultura di appartenenza. Nel 2015 ha curato il laboratorio di Arte Pubblica “Conterraneo, Memoria Identitaria e Poetica dei Luoghi” nel Borgo di Bova (RC).
Numerose le opere in ceramica realizzate nell’ambito di progetti socio educativi ed eventi di arte pubblica e partecipata. Fra le mostre e le rassegne più recenti in varie città italiane: Art Box, La Collezione Franco Nucci (MAON, Rende e Galleria Ar&s, Catanzaro, 2002); 13x17 Padiglione Italia, rassegna itinerante a cura di Philippe Daverio e Jean Blanchart (Venezia, Biella, Potenza, Milano, Napoli, Pescara, Palermo, Bologna e Roma, 2006/2007); Sull’Identità (Museo di Porta S. Paolo, Roma, 2009); Il Valore dell’arte. Arte come Valore (Palazzo Lancellotti, Roma, 2009); Tornare@Itaca (Museo Civico Dei Brettii e degli Enotri, Cosenza; Fondazione Mudima e Biblioteca Sormani, Milano, 2010) a cura di Mimma Pasqua; Premio Internazionale Limen Arte, Terza Edizione (Palazzo Gagliardi, Vibo Valentia, 2011); La Formazione dell'Uno, 150 artisti per l'Unità d'Italia (Galleria Nazionale, Cosenza, 2011); 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Italia (Villa Genoese Zerbi, Reggio Calabria, 2011), a cura di Vittorio Sgarbi.
Sono del 2015 la personale antologica Segni Tempo Spazio (Castello Ducale, Corigliano Calabro) a cura di Alessandro Masi, e Memoria, Identità, Futuro...Ricordando Hrand Nazariantz, progetto Domus Armenorum, Chiesa di Sant'Andrea degli Armeni, Taranto. Nel 2016 ha realizzato una grande installazione a Motta d’Affermo (ME), nell’ambito del Rito della Luce, promosso dalla Fondazione Antonio Presti.