Montesano Gian Marco

Nato a Torino, vive e lavora tra Parigi e Bologna.
Artista, scrittore e regista teatrale.
Negli anni Settanta si trasferisce a Bologna ed è in questi anni che dipinge le immagini con le quali è cresciuto, quelle di arte sacra, veicolate dalla devozione popolare dei “Santini”, spostandole dalla loro origine tradizional-popolare per riproporle caricate di nuovi significati, in una chiave che, semplificando, si potrebbe dire Post-Moderna.
In seguito andrà a vivere a Parigi, dove viene coinvolto nella vivace scena culturale dell'epoca, entrando in rapporti d’intensa amicizia con i filosofi Gilles Deleuze e Jean Baudrillard. Dalla fine degli anni Ottanta e per tutti gli anni Novanta, a Montesano viene attribuita una sorta di paternità del cosiddetto Medialismo, attribuzione che Montesano accoglierà con molte reticenze, fino al rifiuto, in quanto il linguaggio di Montesano non è semplicemente metalinguistico, quanto piuttosto teso a ricreare un “realismo” del tutto mentale che riflette sugli enigmatici significati della Storia, lavorando una pittura quasi sempre in bianco e nero.
Infatti, il repertorio della memoria storica (necessariamente fotografico) utilizzato da Montesano è costituito dal nostro immaginario collettivo, datato soprattutto agli anni drammatici e cruciali della formazione dell'Europa nel corso del secolo XX fino al momento della sua crisi. In questo panorama dell’essere troviamo tutti gli eterogenei personaggi alle prese con lo svolgersi del tempo: bambini e donne, soldati e scene di azione bellica, paesaggi di gusto romantico, dive e vedute urbane di gusto cinematografico, post-realista.
Oltre alla pittura, Montesano ha intrapreso anche una carriera da regista teatrale costituendo una Compagnia nota per il suo teatro di sperimentazione e innovazione. Montesano è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1993 e nel 2009. Nel 2003 e nel 2005 ha esposto alla Biennale di Praga. Ha tenuto mostre personali in importanti spazi pubblici e privati sia in Italia che all'estero. Hanno scritto di lui critici e filosofi tra i quali Gilles Deleuze, Philippe Sollers, Jean Baudrillard, Toni Negri, Achille Bonito Oliva.
 

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nato a Torino nel 1949, ha vissuto in diverse città e per un lungo periodo a Parigi. Talento multiforme in campo artistico e teatrale, ha ottenuto importanti riconoscimenti e tenuto numerose mostre in Europa e Stati Uniti. Del suo lavoro hanno scritto critici ed intellettuali con i quali l'artista intrattiene profondi rapporti di scambio culturale, come Jean Baudrillard, Toni Negri, Adriano Sofri, Achille Bonito Oliva ed altri. Oggetto della sua pittura l’uomo e la sua vicenda nella storia, individuale e collettiva. Come lui stesso scrive 'la storia non è una scienza, ma una manifestazione letteraria, un romanzo collettivo… un film infinito, per sempre incompiuto. Un film che non esiste, ma che è stato girato'. 

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