Monnini Alvaro

Alvaro Monnini partecipò al fermento creativo sorto nel dopoguerra che a Firenze prese il nome di “Astrattismo classico”. Un movimento questo che si affiancava idealmente a quello Romano di “Forma1” e a quello milanese del “MAC”. Ne firmò il manifesto nel 1950 assieme a Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Gualtiero Nativi e Mario Nuti; un manifesto d’intenti redatto dal filosofo Ermanno Migliorini.
“Astrattismo classico” parteciò a numerose mostre e rassegne internazionali dal 1947 al 1949 rifiutando però l’invito a partecipare alla XXV Biennale di Venezia del 1950 ponendosi su posizioni  rigoriste e sociali, mettendo in pratica quanto esplicitamente detto invitando gli artisti “...a prendere coscienza della loro posizione nella società. ...” e “... a lasciare gli studi, a scendere tra gli  uomini vivi.”