Levi Corrado

Corrado Levi è architetto, artista, intellettuale, agitatore culturale, critico, curatore, collezionista. Nato a Torino, Levi vive e lavora a Milano. Durante il periodo nazifascista fu nascosto per questioni razziali da Felice Casorati fra i suoi allievi alla Accademia Albertina di Torino. Allievo di Carlo Mollino e Franco Albini, è stato docente di composizione architettonica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove nei suoi corsi ha invitato personalità molto diverse tra loro, da Richard Long ad Alighiero Boetti, da Rammellzee a Ringo, fino al dj Nicola Guiducci. Dagli anni ottanta Levi ha iniziato a curare alcune mostre ospitate all’interno del suo studio a Milano e in istituzioni culturali, tra le quali Il Cangiante
Come architetto ha svolto attività professionale a Torino, a Milano e a Marrakech e ha pubblicato Trattatino di architettura (Tranchida, Milano, 1993) e Tiro al bersaglio su problemi di architettura (Tranchida, Milano, 1994). Sul suo lavoro di artista ha pubblicato Teoria e lavori. Arte 1982-1996 (Giancarlo Politi Editore, Milano, 1996) e Vedere l’arcobaleno con la coda dell’occhio (Charta, Milano, 2002). La sua attività critica tra arte e architettura vede la pubblicazione di Una diversa tradizione (CLUP, Milano, 1985) e di È andata così (Electa, Milano, 2009), mentre la sperimentazione linguistica trova in Canti spezzini (Chimera, Milano, 1986) e Marrakech Teoria (Cadmo, Firenze, 2004) i momenti di maggiore intensità. 
Della sua profonda conoscenza del mondo dell’arte contemporanea ha scritto in Mes amis! Mes amis! (Corraini Edizioni, Mantova, 2007). Nel 2020 con Corraini Edizioni ha pubblicato Come ti quando? Am I a gymnast or an artist? e Novità in casa. Ha vinto il Premio In-Arch Piemonte per l’architettura. Sue opere sono state esposte in gallerie private, musei e istituzioni italiani e internazionali. Del 2020 la personale Tra gli spazi, a cura di Joseph Grima e Damiano Gullì, in Triennale Milano.