Joubert Bernard

Bernard Joubert, nasce a Parigi nel 1946, dove attualmente vive e lavora. All'inizio degli anni Settanta dipinge su tela libera, tracciando linee direttamente con il tubetto di colore. Nel 1972 la tela comincia ad aprirsi sul muro e dal 1973 inizia la serie dei Rubans (Nastri), che prosegue fino al 1981. Questi nastri di tela dipinta delimitano delle superfici geometriche, quadrate, rettangolari, ecc... senza che i loro perimetri siano completamente chiusi. Questi lavori saranno esposti per la prima volta nel 1974 alla sua prima personale presso galleria Yvon Lambert di Parigi. Questa mostra inaugura la collaborazione con Lambert che presenterà gli sviluppi del suo lavoro con altre tre personali fino al 1981. Anche altre gallerie sostennero in quegli anni il lavoro dell'artista: Françoise Lambert a Milano (1974, 1975, 1979), Albert Baronian a Bruxelles (1975, 1977), Rolf Ricke a Colonia, Ugo Ferranti a Roma (1977), Hal Bromm a New York (1978).
Nella seconda metà degli anni '70 è invitato a partecipare ad importanti esposizioni internazionali: Contemporeana a Roma (1974), Biennale di Parigi (1975), Plan & Space a Gand (1977), The Art of the Performance a Venezia (1979), Europa '79 a Stuttgart (1979). I musei di Saint Etienne e di Grenoble organizzarono, rispettivamente nel 1975 e1976, un'esposizione delle sue opere. Nel 1974 alcuni suoi disegni sono acquistati dal MOMA di New York, e nello stesso anno numerose sue opere entrano a far parte della collezione Panza di Biumo. Parallelamente alle esposizioni in luoghi istituzionali, Bernard Joubert, a partire dal 1974, fotografa i suoi nastri installati in strada. Il Musée d'Art Moderne di Paris nel 2013 acquisisce nella sua collezione il Carré (200x200 cm) del 1974 e una serie di trenta fotografie di questo quadrato scattate nelle strade di Strasburgo o in case private. A partire dal 1976, fotografa il rettangolo 200x4,5 cm delimitato da un nastro bianco e un nastro nero nelle vie di Parigi, New York, Bruxelles, Venezia. Dal 1980 la superficie dei nastri si allarga e la monocromia sarà spezzata da campiture di colori diversi.
Negli ultimi anni i suoi tocchi di colore si sovrappongono e distribuiscono sulla superficie indipendentemente dal supporto. Nel 2012-2013, per esempio, dipinge sulle tavole floreali di un'enciclopedia botanica. Dal 2013, realizza le «peintures écrasées» (pitture schiacciate), dove la pittura ad olio, posata su incisioni antiche o vecchie riproduzioni fotografiche, crea un accorpamento tra la carta delle stesse ed il vetro. Il tutto viene poi ricollocato nella sua cornice originaria restituendo un'ambiguità che a ben vedere si ricollega a quella dei suoi primi lavori.