Gerosa Ida

Ida Gerosa ha studiato Psicologia all’Università “La Sapienza” di Roma e Arti figurative al Centro statale Arti Ornamentali, concentrando i suoi interessi sui temi della percezione visiva.
 Dal 1956 al 1983 si è dedicata alla stampa su stoffe lavorando per le case di moda, ai disegni animati per la serie “Braccio di Ferro”, al disegno, alla pittura, alla scultura, alla grafica, alla xilografia, alla litografia, e fermandosi per anni sull’acquaforte e sull’acquatinta, con cui è autrice di numerosissime cartelle, commissionate da diverse Società. Ha collaborato con Elio Filippo Accrocca per la creazione del libro “Il discorrere delle cose” (1981).
Dopo anni dedicati all’arte “tradizionale”, dal 1984 al 1986 ha seguito uno stage di ricerca d’arte con l’elaboratore al Centro scientifico IBM di Roma durante il quale ha collaborato per creare il primo programma grafico a colori del mondo. Con lo stesso programma, dal 1986 al 1992 ha prodotto immagini d’arte al computer presso l’Istituto di Astrofisica spaziale del CNR. Per tre anni è stata ospitata dalla soc. Tecnoteam per lavorare con un Risc 6000 e il programma TDI della Thompson. Dal 1998 lavora nel suo studio con il programma 3DStudio Max (nelle successive edizioni).
 Invitata nel 1994 alla Biennale di San Paolo (Brasile), i suoi lavori sono conservati anche nel Modern and Contemporary Art -National Museum of Women in the Arts di Washington e nella Banca Dati della InterCommunication Center di Tokyo.
“Pozzo di cristallo” (già esposto al Palazzo delle Esposizioni a Roma, nella mostra “La coscienza luccicante” - 1998) e “Dal volante” (già esposto alla 22° Biennale di San Paolo - 1994) sono opere permanenti del Museo Pecci di Prato.
 Nel suo lungo percorso artistico ha partecipato di tantissime progetti, esposizioni e altro, delle quale si menzionano qui una piccola parte.
 Tra le moltissime mostre/proiezioni: a Fukui (Giappone), a Sidney, a New York, a Parigi e in varie città italiane. A Roma ha fatto delle installazioni particolari: nel 1989 una forma di mezza spirale al Palazzo dei Congressi all’EUR, nel 1992 la proiezione sulla Fontana di Trevi e nel 1996 sulla Fontana dei Fiumi a Piazza Navona.
1997: Palazzo delle Esposizioni Progetto “Palazzo Civiltà si accende”, (Biennale d’Arte Elettronica), progetto portato anche a New York. 1998: Installazione/spettacolo Palazzo delle Esposizioni; installazione nella cripta della Basilica di San Clemente. 1999: installazione nella chiesa di Santa Marta, nell’ambito della Biennale d’Arte elettronica. 2000: installazione nella Biblioteca Nazionale di Firenze. 2001: è stato edito un CD-ROM con la documentazione del suo lavoro di computer art; installazione all’Accademia Internazionale Arti e Media di Torino; intervento e installazione Museo Nazionale Arti e Tradizioni Popolari, Roma Eur; installazione al Centro “Salvador Allende” di La Spezia. 2002: invitata alla 2° Biennale d’Arte elettronica a Roma; 2002 installazione al Museo Laboratorio- Università “La Sapienza” di Roma. 2003: partecipazione alla 3° Biennale di Arte elettronica. 2004: installazione al Museo Canonica. 2005: installazione nel Castello di Urbino; installazione nelle Scuderie di Palazzo Aldobrandini a Frascati; convegno New Media Festival a Monza, trasmesso anche on-line. 2006: 5 installazioni hanno attraversato la Biblioteca di Terni. 2007: 3 grandi installazioni al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. 2008: installazione nella fontana Barcaccia a piazza di Spagna a Roma e proiezione sulla Scalinata di Trinità dei Monti e all’Ara Pacis. 2009, personale nella galleria Bertol Brecht di Milano. 2010: conferenza sulla Computer art alla GNAM, a cura di Jolanda NigroCovre. Proiezione 3 video a Parigi, nell’ambito del “Node Festival”. Lezione di Computer art all’Accademia d’arte di via Ripetta. Dibattito sulla televisione al CentroSociale del Cinodromo della Rondinella. Installazione Sala Santa Rita a Roma. 2011: mostra “Femminismo anni ‘70” alla Temple University a Roma. 2012/13: mostra all’Istituto Nazionale per la grafica. 2014: video proiezioni alla Galleria Nazionale Arte Moderna e Contemporanea.
 
Ida Gerosa è stata invitata a parlare di computer art in molte università italiane tra le quale la Facoltà di Lettere a La Sapienza, all’università di Torvergata, nell’università di Roma3, e nelle Accademie d’arte. Tra le prime a Trento, all’ITC IRST, Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica.
Parlano del suo lavoro artistico ventidue tesi di laurea sostenute presso diverse Università italiane: La Sapienza, Accademia di Belle arti di Roma, Accademia di Napoli, Roma tre, Università degli studi di Perugia, Accademia Belle Arti di Catania, Università degli Studi della Tuscia, Università degli studi di Genova.
Ha pubblicato con Elio Filippo Accocca nel 1978 il libro “Il discorrere delle cose” e il libro/diario “Il pozzo dei desideri” (1995) che parla del percorso compiuto nel mondo della computer art. Ha collaborato con la rivista Mc-microcomputer per 5 anni. Ha scritto articoli trimestrali per i giornali web “Amnesia vivace”, “Non solo cinema”, “Sguardo Contemporaneo” e per molte altre diverse testate, e alcune riviste web, tra cui, www.amnesiavivace.it, www.nonsolocinema.it, www.sguardocontemporaneo.it, www.fondazionepremioaltino.it, www.lacritica.it, http://random.exibart.com, www.noemalab.com, www.dols.it, www.readymade.it.
 
È fondatore e direttore di un giornale web, “Artnet-tentrA”, il cui indirizzo è: http://www.mclink.it/mclink/arte e dall’ottobre 2013 http://idagerosa.wordpress.com
 Sul suo lavoro prima del 1983, sono stati scritti un centinaio di articoli relativi alla sua “arte tradizionale”. Tra gli altri: Gino Vlahovic – 1977 - “Ida Gerosa vuole essere se stessa”; Ines Lupone – 1975 “Ida Gerosa, una giovane maestra”; Salvatore Bruno “Ida Gerosa e le sue certezze”- 1978; Tito Amodei – 1977 - “Recupero di valori antichi”; Elio Filippo Accocca – 1979 –“Ida Gerosa e Il discorrere delle cose”; Praxis 1980 Galleria Schettini, Milano; Toni Bonavita – (Il Tempo 13, 05, 1981) Il particolare; Sandro Paparatti – 1982 – Ida Gerosa a Trento;
 Dopo il 1983, sono stati scritti numerosi articoli sulla sua Computer Art sulle più importanti testate giornalistiche e riviste italiane. Hanno scritto di lei: Tonino Sicoli, Federica Di Castro, M. M. Gazzano, Federica Di Castro, Maria Grazia Mattei, Lola Bonora, Mirella Bentivoglio, Mario de Candia, Vittoria Biasi, Adachiara Zevi, Silvia Bordini,René Berger, Mario Costa, Bruno Corà, Laura Iamurri, Sabina Spinazzè, Sefania Fabri, Nicola Sani, Marco Bergamasco, Giovanna Bonasegale, Bianca Menna, Manuela Annibali, Alessio Verzenassi, Stefania Severi.
 
Su internet si trovano a tanti altri articoli, basta inserire “Ida Gerosa” per scorrere più di 700 siti e, su You Tube, 3 video.