Festa Tano

NOTA BIOGRAFICA                                                                                                                                                          
Nasce a Roma il 2 novembre 1938. Nel 1957 si diploma all’Istituto d'Arte nella sezione di Fotografia artistica. Nel 1959 espone per la prima volta, con Franco Angeli e Giuseppe Uncini, alla Galleria La Salita di Roma dove , nel 1961, tiene anche la sua prima personale. La sua iniziale produzione pittorica si muove all'interno della rappresentazione geometrica monocroma, in carta su tela, che assume sempre maggior forza espressiva: infatti Festa si interessa di rielaborare gli oggetti, estrapolati dalla loro quotidianità, e quindi percepiti nella loro essenza: persiane, porte, finestre, armadi e specchi che non svolgono più la loro funzione di oggetti ma, in quanto dipinti, sono pittura. Come un artista “popolare” (così egli definiva la sua attività in quegli anni), Festa dirige ora la sua ricerca verso l'analisi della tradizione artistica italiana del Rinascimento, citando  Michelangelo. A metà degli anni ‘60 lavora infatti a grandi pannelli dove appaiono, seguendo la tecnica fotografica, stralci dagli affreschi della Cappella Sistina e dalle Tombe Medicee, realizzati con pittura a smalto su tela emulsionata. Nel 1966 viene invitato ad una importante mostra a Milano, dedicata al cinquantenario del Dadaismo. Qui conosce artisti come Arp e Man Ray. Tramuta i suoi oggetti dipinti in pittura di oggetti, e continua a lavorare sulla fotografia. Nel corso degli anni ‘70 viene quasi dimenticato dai critici e dai galleristi, benché sia sempre presente nelle manifestazioni artistiche di rilievo. Negli anni ‘80, dopo un lungo periodo di isolamento, riesce a trovare nuovi impulsi creativi. Realizza la serie Coriandoli, enormi tele dove coloratissimi frammenti cartacei sono gettati su ricche stesure di materia pittorica. Riscopre, inoltre, una nuova figurazione,  espressa nel segno e nel gesto duro e tagliente. Il  suo lavoro è legato, in questi ultimi anni, all'espressionismo, riletto e adattato alla sua personalità, di artisti come Münch, Ensor, Matisse, Bacon. La critica, attratta da questa rinnovata creatività, si interessa di nuovo al suo lavoro. Nel 1980 partecipa infatti alla XL Biennale di Venezia e nel 1982 è presente alla mostra Artisti italiani contemporanei 1950-1983, nella stessa città. Diverse sono le mostre personali che vengono allestite. Dopo una lunga malattia, Tano Festa muore a Roma il 9 gennaio 1988.