Dorazio Piero

Piero Dorazio, nasce a Roma nel giugno 1927.
 Dopo il liceo classico intraprende gli studi di architettura e a partire dal 1942-43, a seguito della frequentazione dello studio del pittore Aldo Bandinelli, si orienta verso l’arte e la pittura iniziando a dipingere nature morte e paesaggi.A vent’anni, nel 1947, insieme a Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato fonda il gruppo “Forma 1” e partecipa alla redazione dell’omonimo manifesto; si reca per la prima volta a Parigi, dove grazie a Gino Severini conosce i maggiori artisti internazionali dell’epoca. Nel 1950, con Guerrini e Perilli, fonda la libreria-galleria “L’Age d’Or” per la divulgazione dell’arte astratta. Nei primi anni Cinquanta soggiorna spesso a New York, dove nel 1953 presenta la sua prima personale presso la Wittenborn One-Wall Gallery. Tornato in Italia nel 1955 pubblica La fantasia dell’arte nella vita moderna, compendio delle tendenze moderne nelle arti visive.
Dopo una serie di viaggi e partecipazioni alla Biennale di Venezia (1956 e 1958, con una sala personale nel 1960) e altre mostre internazionali (tra cui Documenta nel 1959), nel 1960 ritorna in America dove insegna all’Università di Pennsylvania (Filadelfia). Nel 1961 riceve il Prix Kandinsky. Il suo lavoro è regolarmente incluso nelle maggiori rassegne collettive in Italia e a livello internazionale, tra cui “The Responsive Eye” al Museum of Modern Art di New York nel 1965. Nel 1974 si trasferisce a Todi, dove stabilisce definitivamente la sua abitazione e il suo studio. Nel 1977 viene pubblicata una monografia con contributo al catalogo ragionato per le edizioni Alfieri e nel 1979 ha luogo la sua prima retrospettiva in Francia al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.
Nel 1983 apre una retrospettiva del suo lavoro alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. A partire dal 1984, collabora per il “Corriere della Sera”. Nel 1986 riceve il Premio dell'Accademia di San Luca e nel 1988 presenta la sala personale alla Biennale di Venezia. Negli anni novanta il suo lavoro è presentato in varie mostre, tra le quali un’ampia antologica al Museé de Grenoble nel 1990, alla Galleria Civica di Bologna nel 1991, e una personale al Museo civico di Atene nel 1994 e al Pac di Milano nel 1998. Nel 1990 riceve il Premio Alcide de Gasperi per le arti e le scienze e, nel 1993, viene nominato membro della Akademie der Künste di Berlino. Nel 2001 si inaugura la mostra “Dorazio Jazz”, presso il Museion di Bolzano e nel 2003 la grande mostra retrospettiva all’IVAM - Institut Valencia D’Art Modern a Valencia. Dorazio si spegne a Perugia nel maggio del 2005.
Dal 2017 è in corso la raccolta dati da parte dell’Archivio Piero Dorazio, al fine di completare la redazione del catalogo ragionato dell’artista.
Le sue opere sono parte delle più prestigiose collezioni pubbliche e private, tra cui il Museum of Modern Art (New York), la Tate Modern (Londra), il Centre Georges Pompidou (Parigi), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma).
 

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