Colucci Anna Maria

Samagra (al secolo Anna Maria Colucci) è nata a Verbania nel 1938, ha vissuto tra Roma, Goa (India) e Sant’Oreste, dove si è spenta nel febbraio 2015. Nei primi anni Sessanta ha frequentato gli artisti della Scuola di Piazza del Popolo. Nel filone pop americano si collocano le sue prime opere in cui la fotografia interpreta la realtà, affrontando il tema della condizione femminile e altre questioni sociali.
A Roma, nel 1975, ha esposto alla Galleria Gap (a cura di Gianni Fileccia) e nello stesso periodo presso Il Lavatoio Contumaciale, diretto da Tomaso Binga e Filiberto Menna. Contemporaneamente ha partecipato alla creazione della Cooperativa del Beato Angelico, primo collettivo di artiste femministe: Osservazioni sulla realtà (1977) è la sua personale organizzata alla Cooperativa del Beato Angelico in cui ripercorre la sua attività a partire dal 1961.
Nel 1980, entrata in contatto con il pensiero di Bhagwan Shree Rajneesh (Osho), è diventata sannyasin e ha orientato la sua pittura verso uno spazio meditativo e zen. E’ del 1985 la personale Ambienti anni ’60 e ’80 alla galleria Speciale di Bari, luogo di sperimentazione e incontro nell’ambito del design, dell’architettura e delle arti applicate creato da Tarshito con Shama Cinzia Tandoi.
 
Tra le mostre recenti: 2015 - Tavola apparecchiata per uno solo. Omaggio a Samagra (Anna Maria Colucci) (a cura di Manuela De Leonardis), Acta International, Roma; 2012 - Ginnosofisti # 7 – L’oro vivente. Alberto Parres e Samagra (a cura di Lory Adragna e Manuela De Leonardis), Bibliothé Contempory Art, Roma (doppia personale); 2011 - L’Artista come Rishi, Museo Nazionale di Arte Orientale G. Tucci, Roma; Samagra Ora (a cura di Manuela De Leonardis e Gigliola Fania), ArteOra, Foggia (personale).