Casalini Oreste

Oreste Casalini, nato a Napoli, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e i corsi di Furio Fasolo alla Facoltà di Architettura, che lo introducono al disegno dal vero e agli aspetti metafisici della tradizione pittorica italiana. Lavora come assistente di Bruno Ceccobelli, apre le prime mostre in Italia e all’estero, entra nello studio di Roma di Fabio Mauri, suo maestro, con il quale stringe un’importante amicizia. Nel 1990 inaugura una personale a Sarajevo con un’opera in cera su tela di grandi dimensioni, poi distrutta durante la guerra. Nel 1992 si trasferisce a New York dove espone in una personale all’Istituto italiano di cultura Casa Zerilli-Marimò. Nel 1997 apre lo studio a Napoli, ma nel 2003 si trasferisce a Roma dove partecipa a mostre collettive e realizza installazioni temporanee o permanenti in spazi privati e pubblici, in collaborazione con studi di architettura. Accanto a cicli di opere su carta e su tela, inizia la sperimentazione sulle relazioni tra tecniche tradizionali e nuove tecnologie digitali da cui nascono le opere E-body (disegni in digitale di grande formato), Chemical Brothers (sculture in gesso e ceramica), Oki-Sud (video-scultura). Del 2005 è la personale In Cantiere alla Galleria A.A.M. di Francesco Moschini. Nel 2007 progetta il restyling della metropolitana di Napoli e vince il concorso LUAS Art Competition per la metropolitana di Dublino. Con un gruppo di artisti realizza una serie di mostre e performance centrate sul rapporto tra contemporaneità e tradizione, culminate nella collettiva Antico e Novissimo del 2008 (Palazzo Mochi-Zamperoli, Cagli). Nel 2010 è artista e curatore alla Biennale di Architettura di Venezia nell’ambito del progetto E-picentro, dedicato alla distruzione de L’Aquila a causa del terremoto. Dallo stesso anno collabora con il gallerista Franz Paludetto e nel 2011 ha la personale Dal Bianco al Nero presso il Castello di Rivara, con un ciclo di opere in lava vulcanica e gesso. Seguono le personali Pure Power (Dubai), Black Hole (Napoli), Flowers of Romance (Norimberga). Nel 2013 realizza un ciclo di sculture incentrate sulla figura dell’angelo, legame concreto tra materiale e spirituale, ispirato alle sculture di Bernini di Ponte Sant’Angelo a Roma. Con queste opere realizza Balanced-In equilibrio, installazione esposta nella sala centrale del Castello di Rivara, in cui immagini, suoni e architettura concorrono all’equilibrio complessivo dell’opera. Nel 2014 partecipa alla fiera Ostrale di Dresda con l’installazione Devotion #5; l’anno seguente espone la scultura Re-Birth nel parco del Castello di Rivara, realizza l’installazione Doppio Senso nell’ambito di Equinozio d’Autunno 2015 e l’opera TerraMadre viene acquisita dalla Fondazione Telethon al Centro Olivetti di Pozzuoli (Napoli). Nel 2016 lavora principalmente a disegni e ceramiche ed espone la serie Fragile al Castello di Rivara e nel 2017 presenta Panopticon alla Kandinskij House a Mosca e tiene la personale Aritmie nello Spazio Menexa a Roma.

Luogo e recapiti

  • Napoli