Canevari Paolo

Canevari Paolo

paolo canevari (roma, 1963), cresciuto in una famiglia di artisti, dal bisnonno al padre, è oggi riconosciuto a livello internazionale: le sue opere fanno parte di importanti collezioni contemporanea come quelle del moma di new york, della foundation louis vuitton pour la creation di parigi, del macro di roma, del mart di trento e rovereto, del centro per l’arte contemporanea l. pecci di prato. sin dalla sua prima personale nel 1991, in cui ha iniziato a usare camere d’aria e pneumatici, paolo canevari ha sviluppato un linguaggio personale teso alla rivisitazione del quotidiano e agli aspetti più intimi della memoria. la sua ricerca ha assunto negli anni una forte connotazione concettuale concentrandosi nell’impiego di simboli, icone e immagini che fanno parte della memoria collettiva, facendo uso di diverse tecniche e materiali, dall’animazione ai disegni di grande formato dai video alle installazioni. tutto questo serve all’artista per destabilizzare ogni preconcetto ideologico stimolando il pubblico a un confronto diretto con l’opera e il suo significato.

Biografia di Paolo Canevari Tra il 1989 e 1990 vive a New York dove allestisce le prime mostre, tra cui la prima personale Rocce. Negli anni Novanta espone in numerosissime collettive a: Los Angeles, Parigi, Kiev, Vienna, Francoforte, Dublino, Ginevra, Taiwan, Liegi; in Italia Bologna, Roma, Milano, Prato, Napoli, Spoleto, Venezia. Nel 1999 la partecipazione alla XIII Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni. Nel 2000 è protagonista di numerose mostre personali a Roma nella Galleria Stefania Miscetti, a Bangkok nel Center for Academic Resources, Chulalongkorn University. Nel 2001 a Parigi nella Galerie Cent8, a Siena nel Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea e a Milano nella Galleria Christian Stein, dove esporrà anche nel 2002, 2005, 2010 e 2013. Nel 2002 Edizioni Charta gli dedica una monografia con testi di Andrea Camilleri, Mario Codognato, Doris von Draten, Chrissie Iles, Valerio Magrelli. Nel 2004 la personale “Welcome to OZ” al P.S.1 di New York curata da Alanna Heiss. Nel 2006 A Couple of Things I Have to Tell You alla Sean Kelly Gallery di New York e ancora nel 2006 Rubber Car al MART - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; e la partecipazione nel progetto Peace Tower alla Biennale del Whitney Museum of American Art. Nel 2007 espone al museo d'Arte Contemporanea MACRO di Roma con la personale Paolo Canevari - Nothing from Nothing, a cura di Danilo Eccher, nel catalogo Electa i testi sono di Danilo Eccher, Alanna Heiss, Klaus Biesenbach, Chrissie Iles. Sempre nel 2007 partecipa alla LII Esposizione internazionale d'arte di Venezia a cura di Robert Storr con il video Bouncing Skull; l'opera nel 2008 entrerà a far parte della collezione permanente del MoMA di New York. Nel 2008 la mostra personale Decalogo all'Istituto centrale per la grafica-Calcografia Nazionale di Roma e Raw – War al MoMA di New York curata da Klaus Biesenbach. A giugno 2010 la personale Paolo Canevari - Nobody Knows presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato, a cura di Germano Celant cui è legata un'ampia monografia dello stesso Celant edita da Electa. Nello stesso anno la personale Odi et Amo alla GNAM, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Nel 2011 la personale Decalogo nella storica istituzione The Drawing Center di New York curata da Brett Littman. Nel 2013 la mostra Monuments of the Memory presso la galleria Christian Stein a Milano. Nel 2014 Out of Left Field, 4th Quadrilateral Biennial, Museum of Modern and Contemporary Art, Rijeka, Croatia. Nel 2015 Arts&Foods. Rituals since 1851, curata da Germano Celant alla Triennale di Milano. Del 2015 anche l'apertura dell'opera permanente Souvenir nello spazio del Olnick Spanu Art Program a Garrison NY per il quale è stato edito un catalogo con testi critici di Brett Littman e Robert Storr. Nel 2016 l'artista prende parte alla mostra: Challenging Beauty– Insights of Italian Contemporary Art, curata da Lóránd Hegyi nel Parkview Green Contemporary Art Museum di Pechino. Nel 2018 la partecipazione alla prima Bangkok Biennale con l'installazione: "Monuments of the Memory, the Golden Room" e in novembre dello stesso anno i suoi disegni dalla serie degli anni novanta "Memoria Mia" accompagnano il libro di racconti "I tacchini non ringraziano" di Andrea Camilleri. I suoi lavori sono presenti in collezioni private e pubbliche di tutto il mondo.