Botta Angela

Angela Botta nasce nel 1962 a Roma, dove ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti e canto jazz alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio. In questi ultimi anni ha intrapreso, al Cineteatro di Roma, un percorso formativo con Alessia D’Errigo e Antonio Bilo Canella, inventore della Performazione, forma d’arte totale basata sull’improvvisazione e l’atto poetico. Ha partecipato insieme ad altri artisti, tra cui Marco Fioramanti, alla presentazione e al progetto del film “La Fine del Mondo” del regista e autore Demis Sobrini, sia in qualità di attrice che di autrice. Molti i suoi testi poetici, tra questi ricordiamo: “Le Parole Ascoltano” finalista nel 2012 al Premio della critica - Festival di poesia di Genova, “L’Amore è un’Apocalisse degli Sguardi”, “Teatro di Carne”, “The Negative Dark Book” scritto con Toni Contiero, e il romanzo fantapoetico, “Il mio nome è Emily, come Emily Dickinson”. Angela scrive tuttora sulla rivista Nova di Antonio Limoncelli e ha collaborato a lungo con il poeta Giovanni Caria. L’ultimo suo lavoro, “La Prospettiva Invisibile” è stato vincitore assoluto per il tema della musica nel concorso di poesia de “ilmiolibro.it”, legato al Festival di Poesia di Genova: Parole Spalancate. Nell’ottobre del 2018, insieme agli artisti Mauro Magni e Pier Maurizio Greco, nella settimana di Rome Art Week, ha contribuito, in qualità di performer, a “Come Isole”, progetto espositivo curato da Maria Arcidiacono, con la collaborazione di Roberta Melasecca, e presentato a Roma presso l'Associazione TraleVolte.