Giorgios Papaevangeliu "Iconostasi"

A cura di: Luca Porqueddu

Giorgios Papaevangeliu "Iconostasi" Giovedì 19 gennaio 2023, alle ore 17,00 a Guarcino nella Sala Polivalente del MAC–GUARCINO, Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato, apre al pubblico la mostra di Giorgios Papaevangeliu "Iconostasi" a cura di Luca Porqueddu.
L’esposizione sarà visitabile fino al 16 febbraio dal martedì al sabato, dalle ore 17,00 alle 19,00.
 
“Il visibile e l'invisibile – sono in contatto. Tuttavia, la differenza fra loro è così grande che non può nascere il problema del confine che li mette in contatto, che li distingue ma altresì unisce. [...] In noi il velo del visibile per un istante si squarcia e attraverso di esso, mentre ancora si avverte lo squarcio, ecco, l’invisibile soffia un alito che non è di quaggiù: questo e l'altro mondo si aprono l'uno all'altro, e la nostra vita è sollevata da un fiotto incessante, come quando la temperatura fa salire in alto l'aria calda".    (Pavel Florenskij, Le porte regali. Saggio sull'icona, Adelphi Edizioni: Milano 1977, p. 19).
 
ICONOSTASI colleziona gli avvicendamenti del pensiero attorno ai quali Giorgios Papaevangeliu costruisce l’idea di Architettura. L’immagine fissa dell’iconostasi è un’ombra che la realtà proietta sull’esperienza per mostrare la parzialità della conoscenza. È pertanto un ponte fisico e spirituale tra l’esterno e l’interno che, in un rituale continuo e reciproco di alternanze e di inversione delle parti, separa radicalmente e avvicina con stridente intensità due mondi. Incontrando l’Iconostasi, noumeno e fenomeno rafforzano interferenze e identità in quello che Giorgios Papaevangeliu definisce “spazio di confine”; un’Architettura che nel disegno, ancor più che nella sua presenza tridimensionale, organizza e associa la materia/segno e la sua tensione rispetto all’astrazione bidimensionale.
In questa occasione espositiva negli spazi del MAC di Guarcino, è la dialettica tra colore e china ad aggiornare l’universo tematico, ormai consolidato, nell’opera di Giorgios Papaevangeliu. In modo eccentrico la china occupa freddamente il campo grafico: linee - geometriche, rette, continue – si addensano per edificare una compagine inespugnabile e solida. Di colpo, il colore esonda con mescolamenti timbrici e segnici. La sua forza istintiva, che investe il corpo in un movimento ciclico e imperfetto, coreografico e gestuale, acceca e nasconde con forza pari a quella dell’ombra. Un’ombra silenziosa che dà forma e incanala la sensualità vitale dell’esperienza attraverso “ritagli” opachi, dai quali scaturiscono frammenti che rivelano l’esistenza di una terza realtà.
Come afferma lo stesso Giorgios Papaevangeliu: “Tra il mondo interiore astratto e lo spazio fisico si colloca la sublimazione dell’Arte e dell’Architettura. È uno spazio di confine, un’interfaccia sottilissima che non si fa comprendere appieno, che riflette tanto il modo fisico quanto il mondo interiore”.
 



  • MAC Guarcino - Museo Comunale d'Arte Contemporanea - Via San Michele Arcangelo s.n. - Guarcino - Frosinone
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